Coronavirus, la Lombardia al governo: “Pronti a chiudere tutto”

La Regione, attraverso il governatore Attilio Fontana, comunica di aver chiesto a Roma misure più restrittive per il proprio territorio: aperte solo le attività considerate essenziali

Chiudere centri commerciali, negozi di elettronica, bar, parrucchieri, alberghi… In pratica ogni attività non ritenuta essenziale. È la richiesta che la Regione Lombardia ha inviato al governo con l’obiettivo di varare misure più restrittive sul proprio territorio per far fronte all’emergenza Coronavirus. Secondo il governatore Attilio Fontana, intervenuto a Italia7Gold, sono da tenere aperte solo “tutte le attività considerate essenziali per continuare la vita ordinaria, dalla catena alimentare all’energia ai rifiuti, e quelle attività imprenditoriali collegate a catene mondiali da cui non possono distaccarsi altrimenti ne avrebbero danni eccessivi”.

La richiesta della Regione Lombardia arriva a poche ore le parole del vice ministro dello Sviluppo economico, Stefano Buffagni, che a 24Mattino su Radio 24 ha dichiarato: “Dire chiudere tutto è semplicistico, vincente come messaggio comunicativo ma quando si governa non si può giocare sulla pelle delle persone. Chi sta all’opposizione può cambiare idea ogni tre giorni”, ha affermato il ministro, “noi invece che governiamo stiamo cercando di affrontare seriamente la situazione. Alcune imprese non possono chiudere, per garantire filiera alimentare ad esempio. Dobbiamo limitare attività non prioritarie”.

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