Confindustria, si chiude l’era Marcegaglia: “Ora torno in azienda”

Le tappe principali che hanno caratterizzato i quattro anni di presidenza della prima donna al vertice di Confindustria

Emma Marcegaglia ha appena concluso il suo mandato da presidente di Confindustria, quattro anni non certo semplici da affrontare, caratterizzati inizialmente dagli scontri con la Cgil di Epifani e proseguiti attraverso un’intensa attività di relazioni industriali che ha portato all’accordo interconfederale. In questi anni la prima donna al vertice di Confindustria non ha risparmiato richiami e appelli alla politica, ma ora – dopo l’elezione del successore Giorgio Squinzi con il 94% dei voti favorevoli – Marcegaglia ha smentito categoricamente un futuro in politica: “Torno in azienda e torno in famiglia”. Ecco le tappe principale – riassunte dall’agenzia Ansa – dei quattro anni di presidenza Marcegaglia:

22 maggio 2008 – L’elezione a presidente di Confindustria con un plebiscito (1328 sì e 2 no: un risultato senza precedenti).25 maggio 2008 – Il primo strappo con la Cgil di Guglielmo Epifani, il nodo è il legame tra salari e inflazione e indicizzazione.11 ottobre 2008 – L’Italia è in recessione, l’appello è rivolto all’economia reale che va difesa.11 novembre 2008 – Per il Wall Street Journal Marcegaglia è tra le 50 donne più potenti al mondo. Unica italiana.23 gennaio 2009 – Sulla riforma dei contratti l’accordo si chiude senza la firma della Cgil.28 gennaio 2010 – Confindustria modifica il Codice Etico (adeguandosi a quanto già in vigore dal 2007 in Sicilia).2 marzo 2010 – Il richiamo alla politica: “siamo pronti a fare la nostra parte, ma siamo stanchi di un paese che non ci segue”.25 settembre 2010 – L’attacco al Governo sulla crisi: l’Italia non va meglio degli altri, la nostra crescita è sotto la media Ue; la pazienza delle imprese sta finendo.10 dicembre 2010 – Dopo l’incontro con Marchionne, Marcegaglia annuncia che la newco di Mirafiori sarà fuori da Confindustria.10 aprile 2011 – “Mai come ora gli imprenditori si sentono soli”, Marcegaglia parla di “momento straordinariò” e chiama gli imprenditori a raccolta per “un’iniziativa eccezionale”.28 giugno 2011 – C’è la firma dell’accordo sulla contrattazione e la rappresentanza tra Confindustria, Cgil, Cisl, Uil.1 novembre 2011 – viene inviata una lettera a Palazzo Chigi di da parte di imprese e banche (Confindustria, Abi, Ania, Alleanza Cooperative, Rete Imprese Italia) con la richiesta di definire subito ilpacchetto di riforme indicate dalla Bce. “Il Governo agisca o si dimetta”.10 novembre 2011 – Marcegaglia condivide l’ipotesi di un governo nazionale di emergenza affidato a Mario Monti.19 dicembre 2011 – Rilascia la prima dichiarazione in vista della riforma del mercato del lavoro, “nessun tabù sull’articolo 18”.5 aprile 2012 – Marcegaglia al Financial Times spiega che il nuovo testo sulla riforma del mercato del lavoro è pessimo. (“Very bad”).22 maggio 2011 – Il governo mette a punto 4 decreti per sblocco debiti Pa. Marcegaglia: si va “incontro in modo serio alle esigenze di liquidità delle imprese”.

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