Al lavoro la squadra di Napolitano, le priorità in agenda

Dal pagamento dei debiti della Pubblica amministrazione alla nuova legge elettorale: i temi sul tavolo dei ‘dieci saggi’

Priorità all’economia, con emergenze come i debiti della Pubblica amministrazione e l’emergenza disoccupazione – dai dati Istat +48 mila occupati tra gennaio e febbraio 2013, ma -219 mila occupati su base annua – ma anche alle riforme istituzionali, tra nuova legge elettorale e riduzione dei costi della politica. Sono solo alcuni dei temi che saranno chiamati ad affrontare i due gruppi ristretti di personalità nominati dal capo dello Stato, Giorgio Napolitano per far fronte alla crisi politica del Paese (Leggi di più)Il presidente della Repubblica ha accolto al Quirinale il primo gruppo di lavoro in materia economico sociale ed europea (in foto), un’ora più tardi è stata la volta di quello responsabile dei temi istituzionali. Chi sono i “10 saggi”I dieci uomini incaricati, che avranno un ruolo assolutamente informale, puramente ricognitivo e con un’attività limitata nel tempo, lavoreranno d’intesa con le due Camere e il governo Monti che, ha precisato Napolitano, è “tuttora in carica” e pienamente operativo nonostante sia dimissionario. Proprio il governo, ha aggiunto il Presidente nel corso della sua dichiarazione resa alla stampa lo scorso 31 marzo, “ha annunciato e sta per adottare provvedimenti urgenti per l’economia, d’intesa con le istituzioni europee e con l’essenziale contributo del nuovo Parlamento attraverso i lavori della commissione speciale presieduta dall’onorevole Giorgetti”.

LE PRIORITÀ PER LE COMMISSIONI DEI SAGGI*

Riforme istituzionali

Economia

Legge elettorale. La priorità: tutti la auspicano. Ma sono divisi: tra collegi con doppio turno (Pd e Pdl, che lo vincola al semipresidenzialismo) e il ritorno al Mattarellum (M5S).Taglio delle province. Ripartirà, anche con gli esperti legislativi del Viminale, l’esame del provvedimento già avviato dal governo Monti.Taglio dei parlamentari. Misura condivisa: il dimezzamento, o la riduzione, dei seggi di Camera e Senato era presente nei programmi di tutti i partiti.Assetto istituzionale. Più facile la convergenza sul superamento del bicameralismo perfetto (senato delle Regioni), che su semipresidenzialismo ed elezione diretta del capo dello Stato.Costi della politica. Revisione della spesa, sull’esempio dei tagli di Pietro Grasso e Laura Boldrini. Possibili accordi sulla riduzione, più che abolizione, del finanziamento ai partiti.

Lavoro. Affrontare l’emergenza disoccupazione. Partiti divisi sul tema flessibilità, possibili accordi su misure fiscali per l’occupazione (taglio dell’Irap).Crescita. La necessità di rilanciare l’economia è tra le emergenze , anche perché i dati sul Pil potrebbero vedere un peggioramento. Debiti della P.A.. Il pagamento dei debiti della pubblica amministrazione è un provvedimento sostenuto dalla maggioranza delle forze politiche. Riforma del welfare. Provvedimenti per garantire la pensione agli esodati. Reperimento di risorse per rifinanziare gli ammortizzatori sociali.Austerity. Allentamento dei vincoli del fiscal compact, soprattutto per la spesa per investimenti: patto di Stabilità più flessibile per gli enti locali.

* tabella tratta dal Corriere della Sera di martedì 2 aprile

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