Addio a Teofilo Sanson, padre dello storico marchio di gelati

Geniale imprenditore e appassionato di sport, fu il pioniere delle sponsorizzazioni sulle maglie dei calciatori e portò il grande ciclismo a Verona

È morto a Verona Teofilo Sanson, fondatore del celebre marchio di gelati oggi in mano a Barilla. Nonostante l’imprenditore si stesse spegnendo lentamente, la sua scomparsa a 86 anni ha segnato a lutto la città di Verona, scelta da Sanson dopo la sua nascita a Conegliano (Treviso) nel 1927 e i primi passi da emigrante a Torino con un piccolo chiosco di gelati, assieme al fratello nel 1948.Geniale imprenditore e appassionato di sport, portò negli anni ’80 la Sanson a produrre più di un milione di gelati al giorno, con un fatturato di oltre 96 miliardi di lire; nel 2000, poi, la cessione alla Barilla, e a Sammontana nel 2008, ma è nel 2012 che il marchio sparisce del tutto.

PIONIERE NELLA PUBBLICITÀ. Nominato Cavaliere del Lavoro nel 1986, Teofilo Sanson era famoso anche per la sua passione per lo sport: dal rugby – vinse due scudetti negli anni ’70 con il Rovigo Rugby – al calcio – nel 1976 compra l’Udinese e porta la squadra dalla Serie C alla A – al ciclismo, dove Eddy Merckx e arrivò a vincere tre Roubaix con Moser; riuscì anche nell’impresa di portare a Verona due edizioni dei campionati del mondo di ciclismo nel giro di cinque anni: nel 1999 (in tandem con Treviso) e nel 2004.Fu con l’Udinese che Santon ebbe la geniale intuizione di mettere il marchio della sua azienda di gelati sui pantaloncini dei calciatori. Allora, come riporta l’Ansa, era proibito, ma tra una multa e l’altra, si aprì la strada agli sponsor nel calcio, mentre il fatturato della Sanson Gelati si impennò.

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