Il 73% delle pmi italiane considera cruciale la decarbonizzazione

Un recente studio certifica che le piccole e medie imprese italiane sono le più consapevoli dell'importanza della transizione ecologica

Pmi italiane decarbonizzazioneShuttershock

Il tema della transizione ecologica continua a essere centrale nei nuovi studi e comportamenti aziendali. Secondo quanto riportato dall’edizione 2024 del Barometro della transizione climatica delle pmi di Argos Wityu e Boston Consulting Group (Bcg), le pmi italiane sono le più consapevoli dell’importanza di ridurre le emissioni.

Il 73% delle piccole e medie imprese del nostro Paese considera infatti la decarbonizzazione come un’opportunità. Un buon segnale, in vista degli obiettivi fissati dagli Accordi di Parigi e considerando che due terzi delle emissioni di gas serra nell’UE è a carico proprio delle PMI.

L’analisi è stata condotta a marzo su oltre 700 pmi di sei Paesi Europei (Francia, Italia, Germania, Belgio, Paesi Bassi e Lussemburgo) in settori critici per il raggiungimento degli obiettivi generali di decarbonizzazione, ossia quelli che sono direttamente responsabili delle emissioni di CO2 all’interno delle proprie attività e della value chain diretta. Per l’85% dei dirigenti europei, la transizione è importante e cruciale: il 17% ha dichiarato di aver investito in modo massiccio (oltre il 10% del proprio CAPEX annuale) in strategie strutturate per la decarbonizzazione, una crescita rispetto all’11% del 2023.

In termini di percezione della decarbonizzazione come opportunità, l’Italia è in testa con il 73% delle aziende che ritengono importante o critica la riduzione delle emissioni, primato che il nostro Paese detiene nonostante il calo del 13% rispetto alle rilevazioni dell’anno scorso e che secondo lo studio è probabilmente dovuto all’incertezza del contesto economico e geopolitico.

Fonte: Argos Wityu

«Sebbene il percorso verso la decarbonizzazione presenti sfide significative è incoraggiante osservare gli sforzi messi in atto dalle aziende italiane per la transizione, dimostrando consapevolezza diffusa e impegno concreto, nonché la capacità di essere leader della sostenibilità”, ha sottolineato Ferrante Benvenuti, Partner di Bcg. “È essenziale però che le politiche nazionali ed europee continuino a supportare questi sforzi, fornendo le risorse e gli incentivi necessari. L’attuale contesto di incertezze geopolitiche ed economiche richiede poi un equilibrio tra l’adozione di soluzioni sostenibili e la garanzia di un’autonomia energetica stabile, equilibrio cruciale per mantenere la competitività e la sicurezza energetica del nostro Paese».

Jean Pierre Di Benedetto, Managing partner di Argos Wityu in Italia ha invece commentato così i risultati del barometro: «A fronte di un imperativo di decarbonizzazione stringente, è sempre più importante aiutare le PMI a capire cosa fare concretamente per i propri processi aziendali perché chi non lo fa rischia di essere tagliato fuori da molti mercati. Il nostro fondo Argos Climate Action fa esattamente questo: investe nelle PMI aiutandole a ridurre la CO2 nei loro processi, sulla base dei nostri modelli proprietari e delle esperienze maturate in Europa. Così allineiamo i nostri interessi, legando parte delle commissioni di performance al raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione».

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