Imperativo: democratizzare l’intelligenza artificiale

Intervista a Sanzio Bassini, direttore del Dipartimento supercalcolo applicazioni e innovazione di Cineca, sul Progetto IT4LIA

Imperativo: democratizzare l'intelligenza artificiale - Sanzio Bassini

L’intervista a Sanzio Bassini 
è parte de Le capitali dell’AI in Italia


Delle 13 proposte selezionate dalla Commissione europea, che a fine 2024 ha lanciato un bando per creare in Europa una rete di “fabbriche di intelligenza artificiale”, una è italiana: si chiama IT4LIA AI Factory ed è stata cofinanziata con 430 milioni di euro da Governo italiano e Commissione Europea. Il suo obiettivo è sostenere startup, industria e ricercatori nello sviluppo di modelli e applicazioni di intelligenza artificiale.

Ma ha anche un elemento distintivo: è l’unica, oltre a quella finlandese, a prevedere l’acquisizione di un supercomputer ottimizzato per l’intelligenza artificiale. Sorgerà all’interno del Dama (ex Tecnopolo) di Bologna, ospitata e coordinata dal consorzio interuniversitario Cineca di cui Sanzio Bassini è direttore del Dipartimento Supercalcolo Applicazioni e Innovazione.

Che cos’è una fabbrica di intelligenza artificiale e qual è il suo compito?
È un hub che offre non solo infrastrutture di supercalcolo ottimizzate per l’AI, ma anche servizi specializzati, competenze, formazione: tutto in un unico luogo. È concepita come un one-stop shop, un ecosistema completo. Il suo compito è supportare con i suoi servizi e risorse non solo i centri di ricerca ma anche le piccole e medie imprese, startup e alla PA. In una parola, democratizzare l’accesso all’AI.

Al centro del progetto c’è un nuovo supercomputer ottimizzato per l’AI.
Sarà 40 volte più potente di Leonardo per le applicazioni di intelligenza artificiale: 40-45 exaflops in precisione mista di AI contro 1,2 exaflops di Leonardo e i 5 del suo upgrade Lisa. Potenza che andrà a supportare un’ampia gamma di studi e applicazioni, come l’addestramento di modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM), fino a centinaia di miliardi di parametri. Ma sarà anche di supporto all’innovazione per le imprese e le startup in settori strategici come l’agrifood, la cybersecurity, il sistema Terra (clima, ambiente) e la manifattura.

Che tipo di servizi saranno offerti a pmi e startup?
Potranno usufruire di un accesso aperto sia a risorse di calcolo avanzate che a competenze specialistiche. Alcuni servizi riguardano i dati, come per esempio il loro reperimento, gestione, tokenizzazione e identificazione per l’addestramento; poi l’ottimizzazione delle reti di addestramento, la certificazione dei servizi AI, i servizi per la “conformità” normativa, dall’AI Act al Gdpr e alle normative sulla sicurezza e riservatezza dei dati. Le startup, in particolare, troveranno nell’AI Factory un ecosistema di supporto completo, che va dalla disponibilità di infrastrutture alla consulenza tecnica e normativa.

In che cosa consiste l’offerta formativa?
Tutte le AI Factory europee forniranno servizi di istruzione avanzata, formazione, qualificazione e riqualificazione destinati a un’ampia gamma di utenti: ricercatori e accademici, sviluppatori e tecnici, pmi e startup, pubblica amministrazione, studenti e professionisti. Saranno forniti corsi di autoapprendimento su piattaforme online, hackathon, tirocini e corsi in presenza.

Quali consigli dare alle imprese che vogliano prepararsi all’avvento di IT4LIA AI Factory?
Il primo passo da fare è valutare come l’AI possa essere applicata al proprio business, poi occorre identificare al suo interno quali sono le proprie aree di interesse (per esempio NLP, computer vision, AI etica, AI per specifici settori verticali). Contemporaneamente, costruire una rete professionale: il mio consiglio è di partecipare a eventi, conferenze e workshop dedicati all’AI, e seguire gli sviluppi e le iniziative legate all’AI Factory IT4LIA, come l’attivazione dei servizi, le call per l’accesso alle risorse e i programmi di formazione. Il progetto è già attivo, e il portafoglio dei servizi disponibile.

Le capitali dell’AI in Italia

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