I 50 Ceo più seguiti su LinkedIn

Nella classifica, che da quest’anno si concentra sulle realtà b2c, resta bassa la presenza femminile. Ecco gli stili di comunicazione e i temi che hanno fatto più presa tra gli utenti

Ceo più seguiti su Linkedinhanibaram/iStockPhoto

Aumentano i follower, ma non cambia il podio della classifica dei Ceo più seguiti su LinkedIn, analizzata per il quarto anno da Social Ceo Lab, società di consulenza di reputazione digitale Pubblico. A cambiare sono le tipologie di aziende prese in esame: da quest’anno la classifica si concentrerà su realtà business to consumer (b2c), portando a 288 le imprese monitorate. Di queste, quattro su cinque (l’83%) ha un leader apicale presente su LinkedIn. Con sole quattro donne nella Top 50, la classifica conferma un dato purtroppo noto: la presenza femminile in ruoli esecutivi resta molto bassa ai vertici delle aziende.

La Top 10 dei Ceo più seguiti su LinkedIn 

Come accennato, il podio resta invariato rispetto al 2022: con 228 mila follower, Stephan Winkelmann di Automobili Lamborghini comanda la classifica; dietro di lui Luca De Meo di Renault Group (142.700 follower) e Nerio Alessandri di Technogym (115 mila). I tre leader tengono a distanza Claudio Domenicali di Ducati (88.600), che guadagna ben sette posizioni rispetto allo scorso anno. Dopo di lui, sale di due Cristina Scocchia di illycaffè (87.100).

In salita di quattro posizioni anche Bartolomeo Rongone di Bottega Veneta (52.100), mentre perde due posizioni Corrado Passera di Illimity Bank (47.400), ancora davanti a Claudio Descalzi di Eni (46.300). Sale di cinque Gabriele Benedetto di Telepass (39.700) entrando nella Top 10 al non posto, seguito Giorgio Santambrogio del Gruppo VéGé (38.600).

Le novità in classifica e il resto della Top 50

In 11° e in 23° posizione i due manager che percentualmente hanno raccolto più nuovi follower: Pietro Innocenti di Porsche Italia che negli ultimi 12 mesi ha conquistato l’85% dei suoi follower, salendo così di quaranta gradini, e Melissa Ferretti Peretti di Google Italia che ha fatto ancora meglio, con l’87% di follower e con 83 scalini in più. In grande crescita anche Elena Goitini di Bnl – BNP Paribas Italia e Giannalberto Cancemi di Leroy Merlin Italia, che guadagnano entrambi 13 posizioni fino alla 12° e alla 16°. Veloce scalata anche per Luigi Ferraris di Ferrovie Dello Stato che passa dalla 59° alla 21° piazza e, più indietro, di Marco Travaglia di Nestlé Italia, che entra nei Top 50 grazie al 76% di nuovi follower e a 79 posizioni in più.

Recenti passaggi di consegne hanno privato la classifica di nomi come Giampaolo Grossi di Starbucks Italia, Francesco Starace di Enel Group e Francesco Pugliese di Conad. Grazie ai nuovi incarichi entrano invece Fabrizio Palermo di Acea (18°), Andrea Guerra di Prada Group (23°), Gianluca Di Tondo di Barilla Group (34°) e Vincenzo Esposito di Microsoft Italia (49°).

L’allargamento del panel B2C ha poi portato diverse new entry: Davide Grasso di Maserati (25°), Adriano Accardo di TikTok Southern Europe (29°), Diego Cavallari di Acer Italy, Greece & Malta (31°), Enrico Galasso di Birra Peroni (32°), Benedetto Levi di Iliad Italia (37°), Marcello Albergoni di LinkedIn Italia (41°), Radek Jelinek di Mercedes-Benz Italia (47°) e Alessandro Araimo di Warner Bros. Discovery South Europe (48°, 7.629). Qui la top 50 completa

Meno post, più coinvolgimento. Gli stili di comunicazione e i temi vincenti

Come confermato dall’analisi semestrale di Pubblico Delirio dello scorso febbraio, a parte alcune eccezioni, cala la media dei post pubblicati, ma aumenta il coinvolgimento: si passa dai 5,8 post al mese dello scorso anno ai 4 mensili riscontrati in questa edizione, mentre l’engagement medio arriva al 2,5% dal 2,2% del 2022. 

Dall’analisi dei primi 30 Ceo più seguiti su LinkedIn emerge che a essere maggiormente premiati sono i post con contenuti relativi a quattro driver reputazionali del modello RepTrak: Prodotti particolarmente attesi e innovativi, Performance che rispettano le promesse agli stakeholder, l’impatto sociale e ambientale positivo dei programmi di Cittadinanza d’impresa e l’impegno per il benessere delle persone sul Luogo di lavoro, anche attraverso la promozione di diversità, inclusione e parità di genere.

Concretezza, risultati, racconti ma anche call to action. Secondo l’osservatorio di Social Ceo Lab, è in aumento la pubblicazione da parte dei reporter e dei supporter di immagini e video che ritraggono i manager e le loro persone per aumentare l’immedesimazione sia dei dipendenti che degli stakeholder esterni, anche se non manca da parte dei thought leader il ricorso a inviti diretti da parte dei manager di partecipare al dibattito su tematiche calde per il proprio settore.

Non spaventa la lunghezza dei post, anzi: algoritmo e persone premiano i testi medio-lunghi su tematiche utili e ad alta ispirazione, suddivisi in paragrafi e accompagnati da pochi ma essenziali tag e hashtag (in media tre/quattro per post) per valorizzare ed evidenziare le parole chiave.

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