Electrolux: verso un nuovo stile di vita

Per la multinazionale svedese non basta lavorare internamente per salvaguardare l’ambiente, ma è una priorità spingere i consumatori al cambiamento. ce lo racconta il direttore marketing per l’Italia, Matteo Frattino

Quello della sostenibilità è un valore profondamente radi­cato nel Dna scandinavo di Electrolux, che ha l’ambi­zione di contribuire a promuovere, in tut­to il mondo, uno stile di vita migliore e più rispettoso dell’ambiente, reinventando le esperienze legate al gusto, alla cura e al be­nessere. «Coerentemente con questa finali­tà riteniamo essenziale agire in primo luo­go sul fronte dei processi produttivi», spiega Matteo Frattino, che di Electrolux Applian­ces Italia è il direttore marketing. «Puntia­mo, quindi, a ridurre le emissioni di CO2 del­le attività industriali dell’80% e dei prodotti del 25% entro il 2025 rispetto al 2015; a ren­dere le attività industriali climaticamente neutrali entro il 2030; e a esserlo lungo tut­ta la catena del valore entro il 2050. Per quel che riguarda la nostra mission nei confron­ti dei consumatori, invece», prosegue, «de­sideriamo guidarli verso abitudini più re­sponsabili, in particolare verso un modo di nutrirsi sano, orientato a minimizzare le ri­percussioni che l’attuale catena alimentare ha sull’ambiente, oltre che a contenere gli sprechi; e incoraggiarli a porre più attenzio­ne al risparmio di acqua ed energia».

Quali iniziative avete messo in campo per raggiungere tali obiettivi?
Da un punto di vista produttivo, il nostro impegno si concentra su una gestione mi­gliore dell’energia, in particolare su quel­la rinnovabile. Grande rilievo ha, inoltre, il programma Zero Landfill , che lo scor­so anno ci ha portato a riciclare o riutilizza­re oltre il 97% dei rifiuti provenienti dai no­stri siti produttivi. In Italia, nello specifico, lo scorso anno le emissioni di CO2  sono di­minuite del 69% per unità prodotta rispetto al 2015 e quelle totali del 61%; nello stesso arco di tempo, i consumi di acqua si sono ri­dotti rispettivamente del 61% e del 52%. Per tagliare questi traguardi abbiamo utilizza­to esclusivamente elettricità rinnovabile, e ci siamo avvalsi di impianti fotovoltaici e il­luminazione a Led. Abbiamo inoltre conse­guito la certificazione ISO 50001 per la ge­stione dell’energia. Per quel che riguarda la realizzazione dei prodotti, lavoriamo sui no­stri obiettivi sviluppando elettrodomestici durevoli, efficienti e innovativi. Per conso­lidare la nostra leadership nel campo del­la sostenibilità, affinché sia sempre più ri­conosciuta dai consumatori, sviluppiamo ogni iniziativa a partire dalle loro esigenze e abitudini, sostenendo questo impegno con un’attività di comunicazione mirata e multicanale.

Gro, concept di cucina del futuro firmato Electrolux

Quali risultati, tra quelli raggiunti finora, vi rendono più orgogliosi?
Sono diversi. Lo scorso anno i nostri prodotti più efficienti per utilizzo di energia e di acqua hanno rappresentato il 19% delle unità vendute e il 31% del reddito lordo; l’uso di plastica riciclata nei nostri elettrodomestici e nelle nostre soluzioni è inoltre aumentato del 25% rispetto al 2020. Senza contare che, nonostante l’aumento dei volumi di produzione, nel 2021 le emissioni di CO2  sono diminuite dell’8% rispetto all’anno precedente e del 78% rispetto al 2015. Siamo quindi vicinissimi al raggiungimento del target fissato per il 2025. Anche l’efficienza idrica è aumentata dell’8%, e ben 11 stabilimenti Electrolux sono stati certificati Zero Waste to Landfill . Siamo fieri, infine, di rientrare ufficialmente fra le aziende più sostenibili a livello mondiale, come testimoniano ad esempio la valutazione “AA” ricevuta nel 2021 da Cdp per il nostro impegno teso a contrastare il cambiamento climatico e preservare le risorse idriche, e il riconoscimento come leader mondiale della sostenibilità secondo il Dow Jones Sustainability Index  (Djsi).

Che tipi di risultati avete raggiunto, invece, in termini di attenzione alle persone e ritorni di immagine?
Su quest’ultimo fronte lo scorso anno ci ha regalato grandi soddisfazioni: il marchio Electrolux ha scalato due posizioni nella Top 3 grazie agli investimenti in comunicazione nel campo della sostenibilità. Abbiamo, inoltre, rilevato una crescita degli attributi di marca a essa legati nel nostro Brand Tracker  globale. La sostenibilità è un valore che ci ha guidato anche nello sviluppo di iniziative rivolte ai dipendenti. Ne sono un esempio il progetto Plastic Free , che prevede l’eliminazione della plastica all’interno dell’azienda; o i webinar condotti insieme a Too Good to Go, azienda nota per avere sviluppato un’app mirata a promuovere un’alimentazione più sostenibile, al fine di sensibilizzare le persone del nostro team sulle tematiche anti-spreco.

A proposito di questa intervista

Questa intervista è tratta da  I Campioni della Sostenibilità 2023, terza edizione dello speciale di  Business People   pubblicato sul numero di gennaio-febbraio . Per leggere la versione completa e approfondire altri temi della rivista, puoi scaricare il numero in versione digitale  cliccando qui

Siete molto attivi anche in termini di sensibilizzazione dei consumatori, come si “educano” i clienti?
Poiché incoraggiare i consumatori verso uno stile di vita più rispettoso dell’ambiente è per noi una priorità assoluta, non ci limitiamo a una capillare attività di sensibilizzazione, ma ci impegniamo a fornire loro strumenti concreti per adottarlo. Ne è un esempio l’adozione di Youreko , un tool che quantifica il reale beneficio economico che si ottiene acquistando un elettrodomestico a basso consumo a seconda delle proprie abitudini di utilizzo. Permette, infatti, di confrontare il modello di elettrodomestico selezionato sui nostri siti Electrolux e Aeg con la media del mercato per chilaggio o consumo basandosi su specifici criteri: l’utilizzo e il ciclo di vita medi, la tariffa media, gli incrementi annui dei costi dell’elettricità e i consumi di energia elettrica. L’iniziativa è stata sostenuta da un’articolata attività di marketing e comunicazione sia digital che in store. Abbiamo, inoltre, organizzato attività di training rivolte ai nostri dipendenti e ai venditori. Il progetto, che ha avuto una notevole visibilità mediatica, ci ha consentito di tradurre il concetto di efficienza energetica in risparmio finanziario: un valore tangibile per il consumatore, prezioso in un momento in cui i consumatori si trovano a fronteggiare il caro bollette dovuto alla crisi idrica ed energetica.

Quest’anno avete presentato Electrolux Gro, di cosa si tratta?
Gro rappresenta il nostro concept di cucina del futuro, in cui il valore della sostenibilità prende forma tangibile. Si basa sulle indicazioni della Dieta per la Salute Planetaria , presente nel Rapporto Eat Lancet , che punta a indirizzare i consumatori verso una dieta più equilibrata, sostenibile e plant based  al fine di migliorare l’attuale sistema alimentare, dannoso per le persone e per l’ambiente. Ripensare il proprio approccio all’alimentazione è un obiettivo che può essere raggiunto se si dispone di tecnologie mirate e spazi ben definiti, organizzati in unità modulari. La cucina si compone dunque di aree ben distinte: Gro Care è un insieme di otto scomparti pensati per valorizzare gli alimenti, dando loro visibilità immediata e assicurare condizioni di conservazione ottimali. La Plant Gallery è destinata a frutta e verdura; la libreria Pulse Grain ai cereali; la Dispensa della fermentazione e la Jewelry Box sono comparti muniti di piccoli cassetti per carne, pesce e formaggi che inducono a privilegiare, nel consumo, la qualità rispetto alla quantità. La zona Gro Create è invece uno spazio operativo dotato di strumenti e piccoli elettrodomestici studiati per incoraggiare la creatività e la sperimentazione. Completa il sistema la piattaforma digitale Gro Coach, che aiuta a inquadrare le proprie abitudini alimentari e il loro impatto sull’ambiente, fornisce obiettivi da seguire, una guida per raggiungerli e l’opportunità di misurarli.

Cosa avete imparato in questi anni che vi sarà utile per il futuro?
Nell’ultimo periodo abbiamo appreso quanto sia importante dimostrare con fatti concreti il proprio impegno sul fronte della sostenibilità: in tempi di greenwashing  l’autenticità è un valore fondamentale. Non solo. In questo momento delicato, segnato dalla recessione economica, ci siamo resi conto di quanto siano importanti semplicità e chiarezza di linguaggio nella comunicazione al consumatore.

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