A Marina Nissim il premio EY l’imprenditore dell’anno 2023

La presidente di Bolton Group riceve il massimo riconoscimento assegnato dalla società di consulenza e revisione. Premiate anche altre otto realtà italiane in altrettante categorie

Marina-NissimMarina Nissim, Chairwoman di Bolton Group

È Marina Nissim, Chairwoman dell’azienda familiare e multinazionale italiana Bolton Group, la vincitrice della XXVI edizione del Premio EY L’Imprenditore dell’anno. Il riconoscimento è stato annunciato e consegnato da EY a Palazzo Mezzanotte di Milano nella serata del 29 novembre, durante la quale sono stati comunicati anche i vincitori delle altre otto categorie del premio.

Le motivazioni del premio a Marina Nissim

La presidente di Bolton Group, figlia di Joseph Nissin e fondatore della società che, da Milano, è diventata un player globale del largo consumo di alta qualità, si è aggiudicata il massimo riconoscimento della società di revisione e consulenza aziendale per “la capacità di condurre un Gruppo internazionale, i cui prodotti sono consumati ogni giorno da milioni di persone, con prioritaria propensione alla sostenibilità, all’ambiente e alla valorizzazione delle persone, portando l’azienda verso una crescita globale ed etica”.

Nissim si è detta “molto felice e onorata” di ritirare un premio “che vorrei condividere con tutte le persone che ogni giorno dedicano le loro energie per lo sviluppo del gruppo Bolton. Sono orgogliosa di guidare questa straordinaria squadra di boltoniani e di affrontare insieme le grandi sfide che il futuro ci riserva”, ha aggiunto l’imprenditrice. “Vorrei, infine, dedicare questo importante riconoscimento a mio padre Joseph, mio punto di riferimento e ispirazione quotidiano”.

Gli altri vincitori del premio EY L’imprenditore dell’anno 2023

Insieme al premio che celebra gli imprenditori italiani alla guida di aziende con un fatturato di almeno 40 milioni di euro, che abbiano dato un contributo allo sviluppo territoriale e nazionale, dal punto di vista economico, sociale e ambientale, sono stati assegnati altri otto riconoscimenti ad altrettante eccellenze del nostro Paese. 

Il premio Family Business è stato assegnato a Chiara Mastrotto, presidente del Gruppo Mastrotto, azienda attiva dal 1958 e punto di riferimento internazionale per la lavorazione di pelli bovine di alta qualità. All’imprenditrice sono stati riconosciuti il “coraggio e la visione strategica” nella conduzione di un business familiare, “che pur mantenendo i valori della tradizione, è stato in grado di cogliere le sfide dei tempi moderni, adattandosi a un mercato in costante cambiamento”.

Dario Roncadin, a.d. dell’omonima impresa di famiglia specializzata nella produzione di pizze surgelate per la Gdo, si è aggiudicato il premio Crescita globale “per la sua visione strategica e innovativa, che gli ha permesso di guidare la crescita globale dell’azienda, portando un simbolo dell’eccellenza italiana all’estero, pur mantenendo il forte legame con il territorio e il sostegno dell’economia locale”.

EY-Imprenditore-Anno-2023

I vincitori del premio EY L’Imprenditore dell’anno 2023

Il premio Innovazione è stato assegnato, invece, a Lorenzo Caminoli, presidente di EC Holding, società che gestisce partecipazioni in aziende specializzate nella produzione e nella trasformazione di gomme sintetiche e materie plastiche”. A lui la giuria del Premio EY ha riconosciuto “l’audacia e la visione nel creare soluzioni innovatrice di processo, al fine di implementare la crescita internazionale garantendo il pieno coinvolgimento degli stakeholder”.

Per la categoria Modelli di business sostenibili è stato premiato Vittorio Alpi, presidente dell’omonima società manifatturiera divenuta un punto di riferimento nella produzione di superfici decorative. Fondata nel 1919, Alpi è stata la prima azienda a industrializzare il processo produttivo del legno composto, crescendo rapidamente sui mercati internazionali. Il presidente dell’azienda è stato premiato per “aver trasformato il proprio modello di business adattandolo a un mercato in continua evoluzione, mantenendo alta l’attenzione alla qualità del prodotto e alla sostenibilità ambientale e sociale”. 

Romana Tamburini, fondatrice e presidente di Surgital, ha vinto il premio Tradizione italiana. L’imprenditrice romagnola, che ha aperto il suo laboratorio artigianale di tortellini nel 1980 – divenuto poi una società di primo piano nel settore Horeca e Gdo – si è aggiudicata il riconoscimento di EY per “la passione e il coraggio che le hanno permesso di dare vita a una grande azienda alimentare, facendo del connubio tra tradizione italiana e innovazione il segreto del successo del proprio business”.

Enrico Cerea, Executive Chef della società Da Vittorio – riconosciuta anche per l’omonimo ristorante tristellato della Guida Rossa Michelin – ha vinto il premio Speciale giuria “per aver saputo con sapiente intuizione fare dell’attività di famiglia un modello di business innovativo, valorizzando il proprio patrimonio culturale con metodologie all’avanguardia e portando così l’azienda a risultati eccellenti”. 

Il premio Startup è stato assegnato, invece, a Francesco Gilberti e Luca Masseretti, rispettivamente Ceo & Founder e Cfo & Founder di Babaco Market, primo eGrocery antispreco in Italia. I due imprenditori milanesi, classe 1987, sono stati premiati “per aver saputo trasformare un problema in un’opportunità, e aver così creato con coraggio un business impegnato concretamente nella protezione della biodiversità e nella valorizzazione della ricchezza del nostro territorio”.

Ultima categoria del premio EY L’imprenditore dell’anno è una novità della XXVI edizione: il premio Scaleup, che ha l’obiettivo di riconoscere la realtà imprenditoriale più innovativa affermatasi in poco tempo nel mercato grazie a soluzioni disruptive con ambiziosi target anche sulla sfera internazionale. 

Il riconoscimento è stato assegnato a Francesco De Stefano (Ceo & Co-Founder), Jacopo Gervasini (Cfo & Co-Founder), Paolo Cassis (Coo & Co-Founder) e Giovanni Avallone (Cio & Co-Founder) di Caracol, pmi innovativa che ha sviluppato una piattaforma tecnologica di manifattura additiva modulare per le realtà dell’industria manifatturiera. I quattro imprenditori si sono aggiudicati il premio “per aver creduto in un progetto ambizioso, che ora rappresenta un ottimo esempio di tecnologia italiana pronto a gettare le basi per un percorso di espansione internazionale”.

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