Brunello Cucinelli: “Se fai troppi profitti, i giovani non comprano”

L’ottimismo dello stilista e imprenditore: Ho 65 anni e ho visto 60 governi, non sono per niente preoccupato. Come impresa chiuderemo un anno bellissimo”

Possibile calo della domanda cinese, crisi del debito sovrano ed estremismo. Non sembra esserci precisione che possa scoraggiare Brunello Cucinelli, lo stilista imprenditore il cui ottimismo riflette il buon momento della sua azienda di cashmere, che si prepara a chiudere un anno in crescita a doppia cifra. “Una crescita garbata, come la chiamo io”, afferma Cucinelli in un’intervista all’agenzia di stampa Radiocor, nella quale non risparmia giudizi sul momento politico dell’Italia: “Io ho 65 anni e ho visto 60 governi, non sono per niente preoccupato”.

Cina, Cucinelli: “Non ci sarà calo di domanda sul lusso”

L’imprenditore, che ha appena trascorso sei mesi in giro per il mondo, sottolinea l’interesse riscontrato per il nostro Paese. “Vedo una predisposizione verso la nostra Italia, verso i nostri manufatti, la nostra cultura. È chiaro il manufatto deve essere moderno, internazionale”. Quanto ai timori di un calo della domanda da parte dei cinesi, Cucinelli si mostra tranquillo. Anzi, rilancia: “Non solo non ci sarà un calo di domanda sul lusso ma anzi ho l’impressione che, evolvendosi così rapidamente, cerchino prodotti ancora più alti con una differenza: si informano dove sono fatti, come sono fatti, se sono fatti per recare danni all’umanità, se hanno il prezzo giusto. C’è una presa di coscienza molto affascinante. Io credo questo c’è sempre qualcuno che mette qualche timore in più magari perché in quel momento il suo brand è meno interessante. Invece c’è un amore, un desiderio di manufatti speciali altissimo e ogni volta che vai lì dici: i nostri figli, i nostri nipoti avranno una possibilità immensa di produrre manufatti destinati a loro”.

Cucinelli su giovani: “Se fai troppi profitti, non comprano”

Per Brunello Cucinelli non ci sono state conseguenze dalle fibrillazioni sul fronte dei cambi: “Devo dire la verità, ha affermato il patron del marchio di abbigliamento di lusso, “lo sbalzo di valuta ha inciso poco perché quest’anno l’oscillazione di moneta è stata poca: tra il 2,5 – 2,7. Quest’anno non c’è stato un grande tema di valuta, il dollaro si è messo tra 1,20-1,18-1,16. La verità”, ha aggiunto, “è che ognuno di noi deve avere manufatti speciali, fatti benissimo, freschi, giovani, affascinanti. Perché quelli interessati sono i giovani che si informano: come lavori, quanti profitti fai e questo è importante perché se fai troppi profitti automaticamente non comprano. Viene da ridere ma è così.

Debito Italia, Cucinelli: “I nostri figli hanno le spalle protette”

L’imprenditore non sembra essere preoccupato nemmeno per l’enorme debito pubblico dell’Italia. “Ho detto ai giapponesi: lo sapete che i risparmi delle nostre famiglie sono molto più alti dei nostri debiti e siamo i più grandi risparmiatori al mondo? Significa che i nostri figli hanno le spalle protette più di altri Paesi”. Nessuna preoccupazione nemmeno per la situazione politica. “Sono venuti sei giapponesi rappresentanti di altrettanti fondi internazionali e sono stati due giorni con me, innamorati dell’idea di come poter tornare a lavorare e vivere nei borghi”, ha spiegato Cucinelli. “Noi lavoriamo in un borgo e per loro in Giappone è molto forte questo tema. Mi hanno detto: lei è preoccupato? E io ho risposto: io ho 65 anni e ho visto 60 governi, non sono per niente preoccupato. Noi siamo un Paese di persone non solo perbene ma anche moderate. Ogni Paese ha il suo 10% di persone estremiste ma noi non siamo un Paese di estremisti. Io vengo da una cultura moderata e non sono per niente preoccupato: perché vede anche la Rete ha fatto sì che tutto cambia rapidamente. Macron appena eletto aveva il 65% dopo qualche mese era al 30% vuol dire che tutto cambia rapidamente”. Cucinelli non sottovaluta il fatto che in questi ultimi mesi “la gente si è impaurita: intanto avevi 10 mila euro in banca e ora ne hai 8.900. Le società di rating ti dicono questo e io ho detto ai giapponesi che sono venuti a trovarmi: noi italiani sappiamo anche ascoltare e non credo che i nostri governanti non ascolteranno la voce del Fondo monetario. Io credo che i nostri governanti ascolteranno la parola del mio stimatissimo Mario Draghi e dell’Europa”.

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