Alessandro Benetton dice addio all’impero di famiglia. Presidente esecutivo fino al 2013 per reimpostare il business di famiglia, il figlio di Luciano lascia anche il cda di Benetton Group. L’uscita del 50enne imprenditore a capo della 21 Investimenti apre uno squarcio sulle tensioni interne alla famiglia, con lo stesso Alessandro in aperta opposizione alla gestione aziendale da almeno un paio d’anni, come rivela la Tribuna di Treviso, che punta a una ristrutturazione del gruppo dopo la gestione del duo Mion-Airoldi e poi di recente con la nomina di Francesco Gori alla presidenza al posto dello storico manager di famiglia.
Dopo la scissione a tre della storica azienda, tra la parte industriale, quella immobiliare e il retail, Alessandro aveva guidato il gruppo fondato da Luciano, Gilberto, Carlo e Giuliana Benetton per un anno e mezzo. Dopo le sue dimissioni, erano arrivati Gianni Mion come presidente e Marco Airoldi nel ruolo di amministratore delegato. La managerializzazione dell’azienda non ha prodotto, però, i risultati sperati: il 2015 si è chiuso ancora in rosso (-46 milioni di euro) e i ricavi hanno continuato a calare (1,5 miliardi di fatturato, -1,2%). E ora si cerca un partner industriale. Intanto, dal 2017 arriveranno a guidare la cassaforte di famiglia Edizione, arriveranno Marco Patuano nel ruolo di amministratore delegato e in quello di presidente Fabio Cerchiai, attuale numero uno di Atlantia, che prenderà il posto di Gilberto dal vertice della holdin
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