Addio a Joseph Woodland, inventore del codice a barre

L’ingegnere statunitense risolse con un’intuizione il problema di un imprenditore che voleva velocizzare le operazioni di cassa

Addio l’uomo che inventò il codice a barre. Joseph Woodland, ingegnere e statunitense che, insieme all’allora compagno di classe, Bernard Silver, mise a punto quel codice composto da barre scure e spazi bianchi, è morto all’età di 91 anni nella sua casa di New Jersey. Fu alla fine degli anni 40, precisamente il 7 ottobre del 1948, che i due studenti dell’Università di Drexel (Philadelphia), trovarono il modo di automatizzare le operazioni di cassa rispondendo così ai alle esigenze di presidente di un’azienda del settore alimentare, che voleva velocizzare le operazioni. Una delle prime idee prese in considerazione fu quella di utilizzare il Codice Morse, poi un’intuizione di Woodland portò i due a realizzare un sistema che, al posto di linee e punti, presentava barre di diverse dimensioni. Woodland e Silver vendettero il loro brevetto alla Philco nel 1952 per 15 mila dollari, successivamente fu ceduto alla Rca nel 1952. Nel 1966 venne introdotta la prima applicazione commerciale, ma il codice così come lo si conosce oggi (e che presto potrebbe essere sostituito dai Qr Code) si affermò negli anni ’70, quando, lo sviluppo della tecnologia laser permise di costruire in maniera massiccia apparecchi in grado di leggere il codice e di commercializzarli a prezzi più accessibili.

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