I carrelli elevatori moderni: batterie al litio o a idrogeno?

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Sono numerosi i macchinari a le attrezzature di lavoro ad aver tratto beneficio, negli ultimi anni, dalle evoluzioni introdotte in ambito tecnologico. Tra gli obiettivi che hanno portato a questa “accelerazione” i più importanti sono la tutela di salute e sicurezza di chi lavora e una crescente attenzione nei confronti dell’ambiente. È importante notare che non sempre il mercato è pronto ad abbracciare queste innovazioni, principalmente a causa della necessità di contenere i costi e di concentrarsi sull’aumento della produttività. Tuttavia, diverse novità hanno contribuito in modo significativo all’adozione di robot e droni nella logistica.

L’evoluzione dei carrelli elevatori

Da quando lo statunitense Eugene Clark sviluppò i primi modelli di carrelli nel 1917, molta acqua è passata sotto i ponti. Questi carrelli, basati su un sistema di sollevamento elettromeccanico, ottennero fin da subito un grande successo nei magazzini. La loro diffusione fu notevolmente agevolata dall’introduzione del pallet verso la fine della Seconda Guerra Mondiale. Nel corso del tempo, questi veicoli hanno subito modifiche necessarie per affrontare le sfide poste dall’industria moderna, adattandosi alle innovazioni tecnologiche.

Pensiamo, ad esempio, alle tecnologie come l’automazione e alle migliorie mirate a rendere più ergonomici i mezzi per agevolare i conducenti nelle manovre. È importante sottolineare come i sistemi di gestione automatizzati abbiano rivoluzionato radicalmente il settore. Grazie ai modelli autonomi, oggi è possibile disporre di strumenti più efficienti e sicuri per la movimentazione delle merci. Inizialmente considerati semplici strumenti utili, i carrelli elevatori sono diventati ormai indispensabili per qualsiasi realtà aziendale che necessiti di spostare merci.

Perché ricorrere alle batterie al litio

L’alimentazione diesel dei carrelli elevatori è destinata a diminuire in modo progressivo fino a scomparire completamente. Saranno i carrelli elettrici a dominare la scena, garantendo alle aziende diversi vantaggi. In primis le aziende stesse potranno disporre di una maggiore efficienza, soprattutto in presenza di batterie al litio. Inoltre, avranno anche vantaggi a livello di costi e di benessere degli operatori. Già oggi, attraverso tale tipologia di carrelli, nonostante l’andamento altalenante del prezzo dell’energia le spese per l’alimentazione appaiono ridotte se poste a confronto con quelle del carburante. In generale, considerando un turno lavorativo di 8 ore, l’uso di un carrello elevatore elettrico può ridurre il consumo energetico fino al 70% in confronto a un modello diesel equivalente. Questo comporta anche un significativo beneficio ambientale, grazie all’eliminazione delle emissioni di CO2. L’assenza di gas di scarico e di residui di carburante contribuisce non solo a creare ambienti di lavoro più puliti e sicuri, ma anche a promuovere la sostenibilità aziendale. In particolare, gli operatori coinvolti traggono vantaggio dall’utilizzo dei carrelli industriali elettrici attraverso:

  • Maggiore comfort acustico
  • Riduzione delle vibrazioni
  • Riduzione dell’impatto ambientale

Le aziende possono evitare l’onere di gestire il deposito del carburante e le relative infrastrutture di rifornimento, risparmiando notevolmente sui costi di manutenzione. Inoltre, è da notare che i carrelli elettrici richiedono meno frequenti interventi di manutenzione, semplificando ulteriormente l’operatività aziendale.

Un futuro di spicco per i modelli a idrogeno

È probabile che i carrelli elettrici saranno integrati da modelli alimentati a idrogeno, dato che l’idrogeno sta emergendo come una risorsa essenziale per l’industria. Questa tecnologia offre un supporto prezioso nel settore logistico e la sua crescente popolarità è principalmente dovuta alla sua sostenibilità. Tali veicoli prevedono l’impiego di celle a combustibile capaci di convertire l’idrogeno in energia elettrica. Un’alternativa “pulita” rispetto ai carrelli industriali tradizionali a combustione interna. Con ogni probabilità, il vero punto di forza dei modelli a idrogeno è la rapidità delle operazioni di ricarica, che permettono di diminuire drasticamente i tempi di inattività, assicurando una produttività più elevata. È da ricordare come si dimostrino efficienti e duraturi se soggetti a un impiego costante: questo in quanto accensioni e spegnimenti ripetuti porterebbero le celle a combustione a degradarsi più rapidamente. Non essendo obbligatorio il ricorso a stazioni di ricarica, o di locali per le batterie, è possibile collocare l’infrastruttura per il rifornimento esternamente alle aree di stoccaggio e di produzione, guadagnando spazio. Infine, è importante notare che le celle non richiedono sostituzioni, a differenza delle batterie al piombo-acido. Ciò contribuisce, tra l’altro, a evitare il rischio di lesioni dovute al contatto accidentale con acidi potenzialmente pericolosi.

Nell’epoca in cui la tecnologia ha raggiunto livelli sorprendenti, la sostenibilità è diventata una priorità in tutti i settori industriali, compresa la logistica. Le aziende stanno adottando tecnologie all’avanguardia per ridurre l’impatto ambientale e, in questo contesto, l’introduzione di carrelli elettrici e a idrogeno rappresenta un significativo passo avanti. Questi veicoli incarnano prestazioni ecologiche e massima efficienza energetica, aprendo la strada a nuove professioni nel campo della logistica.

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