Von der Leyen: “In Europa troppa burocrazia, puntare di più sull’AI”

Secondo la presidente della Commissione europea l’intelligenza artificiale può dare un contributo significativo a tutti i livelli, anche amministrativi, e rendere più facile fare affari in Europa. “Alla start up europee specializzate in AI un accesso speciale ai supercomputer finanziati dall'Ue”

ursula-von-der-leyenLa presidente della Commissione europea, Ursula von der LeyenPhoto by Thierry Monasse/Getty Image

Meno burocrazia, più intelligenza artificiale e attenzione alle imprese più piccole e più innovative . È la strada indicata dalla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, intervenuta in apertura dell’evento La semplificazione normativa tra presente e futuro, in corso oggi a Roma e organizzato dal ministro per le Riforme istituzionali e la semplificazione normativa, Elisabetta Casellati. A seguire, il video e il testo dell’intervento integrale di von der Leyen:

Meno burocrazia e più intelligenza artificiale in Europa

“Una regolamentazione semplice, razionale ed equa può rendere il processo di governare efficace e l’industria competitiva. Dobbiamo rendere più facile fare affari in Europa, innovare e abbracciare le nuove tecnologie, compresa l’intelligenza artificiale. In primo luogo, ciò significa ridurre la burocrazia.

L’Unione Europea si è impegnata a ridurre di almeno il 25% gli obblighi di rendicontazione per le imprese e le amministrazioni. Già quest’autunno abbiamo presentato proposte concrete. Vorremmo che i governi nazionali riflettessero questi sforzi. Perché la riduzione della burocrazia è un impegno comune per entrambe le istituzioni, europea e nazionale.

A tutti i livelli, l’intelligenza artificiale può dare un contributo significativo. A Bruxelles, ad esempio, stiamo utilizzando l’AI per identificare i diversi requisiti di rendicontazione delle leggi dell’Ue. Questo aiuta le aziende a risparmiare lavoro inutile.

Ma non è tutto. Per ogni nuovo atto legislativo, un comitato indipendente condurrà un audit sulla competitività e consulterà il nostro nuovo incaricato per le pmi. L’incaricato si assicurerà che le regole pensate per le aziende non colpiscano gli artigiani e le piccole imprese.

Infrastrutture digitali e focus sulle pmi e innovative

In secondo luogo, dobbiamo prestare particolare attenzione alle imprese più piccole e più innovative. Hanno bisogno di meno burocrazia, più capitale e persone qualificate. Ma hanno anche bisogno di infrastrutture.

Soprattutto per le startup che si occupano di Intelligenza Artificiale, la potenza di calcolo è una risorsa vitale. Ecco perché, solo due settimane fa, la Commissione europea ha deciso di concedere alle startup europee che si sono occupate di intelligenza artificiale un accesso speciale ai nostri supercomputer finanziati dall’Ue.

Nell’Ue abbiamo 3 dei 10 supercomputer più potenti al mondo. Uno di questi, Leonardo, è già in funzione, proprio in Italia. Le startup italiane ed europee possono sfruttarne i punti di forza per ottenere un vantaggio competitivo globale.

Un miglior utilizzo dei dati

In terzo luogo, parliamo di dati. Abbiamo un’enorme quantità di dati che non vengono utilizzati. Dati che potrebbero fornire alle aziende e ai ricercatori europei infinite nuove conoscenze grazie all’intelligenza artificiale.

Abbiamo agito per ampliare l’accesso ai dati commerciali scarsamente utilizzati. E per facilitare il riutilizzo dei dati del settore pubblico. Abbiamo anche reso più facile per i cittadini e le aziende rendere disponibili i loro dati a beneficio della società, ad esempio per la ricerca sul cancro. Abbiamo già creato ecosistemi di dati ad hoc dedicati alla salute, alla mobilità e ad altro ancora.

Credo che questa sia la strada da seguire. So che l’Italia si sta già impegnando per migliorare la propria competitività.  Molte riforme sono in cantiere. Insieme, usiamo i fondi della NextGenerationEU con saggezza. Con investimenti e riforme intelligenti oggi, possiamo costruire l’economia più forte e dinamica di domani. L’Europa sostiene l’Italia in questo percorso.

E io personalmente vi auguro ogni successo. Buon lavoro!”

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