Più sicurezza meno spese: il futuro dei viaggi d’affari

Secondo una ricerca condotta da Travel Business per Gattinoni Group, entro il 2030 la maggioranza aziende farà uso di AI e blockchain

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IN VIAGGIO CON L’AI


Il business travel farà rima con tecnologia. A garantirlo è niente meno che Travel for Business attraverso una ricerca commissionata da Gattinoni Group. L’importanza del comparto richiede un investimento in intelligenza artificiale e tutto quello che potrà facilitare la pianificazione e l’effettuazione delle trasferte. Nel solo 2023 il comparto viaggi d’affari ha fatto investire alle aziende italiane 21 miliardi di euro. Una cifra superiore ai livelli pre-pandemia.

Dalla ricerca di evince che il 37% degli intervistati prevede l’utilizzo di strumenti basati sull’AI, soprattutto in un’ottica di ottimizzazione dei costi. Grazie alla tecnologia, i Travel manager svilupperanno nuove competenze vedendo cambiare le loro competenze. Cambiamenti in vista anche nella gestione del viaggio in sé. Anche qui l’intelligenza artificiale la farà da padrona. Il sondaggio effettuato da Travel for Business mostra come ben il 79% delle grandi aziende ne farà uso entro il 2030. Non è finita. Da qui a sei anni ci si aspetta anche un utilizzo molto più massiccio delle blockchain per garantire la tracciabilità e la sicurezza delle transazioni e dei dati relativi ai viaggi, con tutti i vantaggi che ne conseguono a livello di frodi e manipolazioni. Il 77% degli intervistati ha espresso interesse per la creazione di ecosistemi di viaggio interconnessi, ossia l’integrazione e la personalizzazione delle varie fasi del viaggio, dal trasporto all’alloggio, dalla ristorazione alle attività in loco. Ma c’è anche chi, pur ammettendo l’importanza dell’incontro di persona, potrebbe investire sul virtuale. Il 57% del campione ha espresso interesse nei confronti dell’impiego del Metaverso, ci si incontra di persona, insomma, ma in modo dematerializzato e soprattutto in un mondo parallelo.

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