Indice nazionale dei domicili digitale, cos’è e come funziona

Indice nazionale dei domicili digitali

Le comunicazioni ufficiali da parte della Pubblica Amministrazione come, ad esempio, la certificazione di una detrazione fiscale, ma anche un accertamento o una multa potranno essere ricevute direttamente a un domicilio digitale, ovvero a un indirizzo di posta certificata (Pec). L’Indice nazionale dei domicili digitali (Inad), è una sorta di registro telematico che consentirà di ricevere comodamente via mail tutte le comunicazioni che prima si ricevevano attraverso lettere e raccomandate via posta al nostro indirizzo di casa.

Il domicilio digitale è sostanzialmente un indirizzo di posta elettronica certificata, una Pec che rispetti tutti i requisiti legali come definito dal Regolamento eIdas. Possono indicare il proprio domicilio digitale:

  • Le persone fisiche che abbiano compiuto il diciottesimo anno di età;
  • I professionisti che svolgono una professione non organizzata in ordini, albi o collegi
  • Gli enti di diritto privato non tenuti all’iscrizione nell’Ini-Pec

Questo servizio è totalmente gratuito anche se il costo della gestione di un indirizzo Pec ha un piccolo costo annuale di circa 5-10 euro. Una spesa che vale la pena sostenere anche perché le email Pec hanno lo stesso valore legale delle raccomandate con ricevuta di ritorno, quindi ci fanno risparmiare tempo e denaro visto che non è più necessario andare in posta.

Come registrarsi nell’Indice nazionale dei domicili digitale

Registrarsi è molto semplice. Tutto quello che bisogna fare è accedere al portale domiciliodigitale.gov.it e iscriversi al servizio utilizzando il Sistema pubblico d’identità digitale (Spid), la Carta d’identità elettronica (Cie) o la Carta nazionale dei servizi (Cns). Una volta effettuata la registrazione, il sistema chiederà di inserire il proprio indirizzo Pec da eleggere come domicilio digitale.

Una volta attivato l’indirizzo le Pubbliche Amministrazioni saranno obbligate a inviarvi qualsiasi comunicazione e/o atto ufficiale alla Pec da voi indicata e non più all’indirizzo postale di residenza.

Grazie a Inad, tutte le comunicazioni della Pubblica Amministrazione con valore legale, come ad esempio rimborsi fiscali e detrazioni d’imposta, accertamenti, verbali di sanzioni amministrative, e così via, vengono inviate direttamente nella casella di posta indicata dal cittadino, che le riceverà in tempo reale, senza ritardi o problemi relativi al mancato recapito.

I vantaggi

È una grande comodità perché non di rado le comunicazioni non arrivano a destinazione, vengono perse o quando il postino o l’ufficiale si presenta a casa nostra e non ci trova non saremo più costretti a fare lunghe file per recupere le raccomandate.

Quindi, da una parte il cittadino avrà immediatamente a disposizione la documentazione, senza l’incombenza di spostarsi fisicamente per recuperarla, mentre la Pubblica Amministrazione avrà un sistema di comunicazione centralizzato più efficiente, automatizzato e sicuro.

Avere in un unico posto tutte le comunicazioni, inoltre, diventa molto comodo, i documenti sono sempre a disposizione, non si perdono e si possono stampare all’occorrenza in qualsiasi momento.

Gli svantaggi

C’è però anche uno svantaggio, con la Pec tutte le comunicazioni arrivano puntualmente e quindi non sarà più possibile fare alcun ricorso per difetto di notifica. Insomma, non si potrà più dire «quella lettera non l’ho ricevuta».


Articolo a firma di Ginevra Visconti, tratto da YouTech di settembre 2023

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