È morto Paolo Pininfarina: l’imprenditore dell’auto aveva 65 anni

Il presidente dello storico marchio italiano dell'auto con sede a Torino era malato da tempo

paolo pininfarinaJeff Spicer/Getty Images

Lutto nel mondo dell’imprenditoria e dell’automobile italiane: è morto a 65 anni Paolo Pininfarina, presidente della storica azienda torinese attiva nel settore delle carrozzerie e fondata nel lontano 1930.

Nato proprio nel capoluogo piemontese nel 1958, Pininfarina era malato da tempo. Nei suoi ultimi momenti è stato circondato dall’affetto dei suoi cari, dalla moglie Ilaria e i cinque figli Greta, Giovanni, Iole, Tullio e Giulia e la madre Giorgia Gianolio.

È stato un’icona dell’italian style nell’auto: figlio del senatore a vita Sergio Pininfarina, dopo gli studi in Ingegneria Meccanica al Politecnico di Torino ha compiuto stage presso la Cadillac a Detroit e la Honda in Giappone, per poi entrare nell’azienda di famiglia a 24 anni. Presidente dal 2008 dopo l’improvvisa scomparsa del fratello Andrea, il suo nome è legato soprattutto alla concept car Sergio, la barchetta biposto su base meccanica Ferrari realizzata nel 2013 in memoria del padre. Sempre sua anche la Automobili Pininfarina Battista, hypercar elettrica chiamata così in onore del nonno fondatore dell’azienda.

In una nota riportata da Ansa, il CdA dell’azienda ha salutato la scomparsa di Paolo Pininfarina ricordando la sua figura professionale e umana, “che per tanti anni ha profuso impegno, entusiasmo ed energia nell’azienda”. Grazie alla sua dedizione “l’azienda ha avviato negli anni Ottanta un processo di diversificazione che l’ha portata, nel tempo, a diventare un punto di riferimento in ambiti di design diversi dall’automotive”, ha aggiunto l’ad Silvio Angori, particolarmente grato al compianto imprenditore “per avermi confermato alla guida dell’azienda, in seguito alla scomparsa di Andrea Pininfarina nel 2008. In questi anni abbiamo condiviso tanti trionfi e anche tante sfide, sempre consigliandoci e sostenendoci a vicenda. Il modo migliore per onorare la sua memoria è continuare, come lui vorrebbe, ad impegnarci al massimo per il futuro della Pininfarina”.

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