Carta d’identità e Spid, le novità e i costi

Carta d’identità e Spid, le novità e i costi© Shutterstock

La carta d’identità cartacea non potrà più essere usata per espatriare e anche lo Spid è destinato ad andare in pensione. L’anno prossimo, infatti, sono previsti diversi cambiamenti che seguono le innovazioni tecnologiche. Si amplia l’IT Wallet, il portafoglio digitale di identità unica, e la nuova Cie diventerà lo strumento per accedere ai servizi della Pubblica Amministrazione al posto del Sistema Pubblico di Identità Digitale.

Dal 3 agosto 2026 la carta d’identità cartacea non sarà più validà per quanto riguarda i viaggi all’estero e per uscire dai confini nazionali (anche se all’interno dell’Unione). Continuerà la sua funzione fino a scadenza, ma solo in Italia. Per spostarsi diventa obbligatoria la carta d’identità elettronica oppure, in alternativa, il passaporto.

Tutte le novità previste

Rispetto alla carta d’identità e allo Spid, la principale novità che riguarda la Cie è la zona a lettura ottica MRZ (o Machine Readable Zone) inserita nelle tessere elettroniche per rafforzarne la sicurezza. È un’area di tre righe codificate che contiene le informazioni anagrafiche del titolare e che sono leggibili dai sistemi automatici di controllo, come scanner e altri dispositivi. La carta, sempre plastificata e in formato bancomat, ha un microchip che memorizza i dati necessari per l’identificazione. Fra questi ci sono una foto, stampata al laser, e due impronte digitali.

Chi lo desidera può richiedere la sostituzione con il nuovo documento. I Comuni stanno intanto chiamando i cittadini coinvolti nel cambio del documento. Per ottenerlo è necessario prenotare un appuntamento all’ufficio anagrafe del Comune di residenza. Si può prenotare chiamando il numero verde dedicato oppure attraverso il sito del Viminale o del proprio Municipio. Il costo è di 16,79 euro, ma varia in base al Comune per i diritti fissi e di segreteria. Di norma, non supera i 22 euro.

Come richiedere la Cie

Ci si deve presentare di persona, con una fototessera recente su sfondo bianco o grigio in una posa seria (il sorriso altera il riconoscimento facciale dei lettori automatici), portare con sé la precedente carta di identità o, in caso di furto o smarrimento, la denuncia fatta alla Polizia o ai Carabinieri. Il documento sarà recapitato entro sei giorni lavorativi all’indirizzo indicato dal diretto interessato.

La carta d’identità per i figli minorenni si può richiedere fin dalla nascita e ha una durata di tre anni dall’emissione, per chi non ha compiuto tre anni, e di cinque per chi ha un’età compresa fra tre e 18 anni. La Cie è accettata per recarsi nei 27 Paesi Ue, in Islanda, Liechtenstein, Norvegia, Svizzera e dove l’Italia ha siglato le convenzioni bilaterali. Di conseguenza, è valida anche per Albania, Bosnia-Erzegovina, Serbia e Montenegro.

Il destino dello Spid

Lo Spid sarà sostituito dalla Cie. Due dei provider autorizzati hanno trasformato a pagamento il servizio di rilascio e la gestione delle credenziali, i cittadini che usano uno dei due provider devono quindi scegliere se sostenere il costo dello Spid o valutare alternative come la Carta d’Identità Elettronica. Lo Spid Poste invece resta gratuito.

L’IT Wallet, conosciuto anche come portafoglio digitale italiano, che nasce come estensione della app IO, raccoglie in un unico luogo diversi documenti. Al momento, si possono caricare le versioni digitali di patente di guida, tessera sanitaria, tessera europea di assicurazione malattia e carta europea della disabilità. In fase di pre-test, ci sono anche altri quattro attestati elettronici: Isee, titoli di studi conseguiti e istruzione scolastica, laurea e formazione superiore, residenza e tessera elettorale.

Nel corso del 2025, dovrebbero poter essere caricati anche la Cie, l’iscrizione a un albo professionale, i certificati e le attestazioni della PA, i documenti anagrafici. Successivamente potranno essere ‘conservati’ gli abbonamenti ai trasporti, i biglietti e tessere varie. A partire dal 2026, il portafoglio elettronico è destinato a integrarsi con l’Eudi Wallet, il portafoglio digitale europeo, così da potersi identificare in modo sicuro e interoperabile in Europa.

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