Estate, tempo di vini bianchi. Per una volta però vi proponiamo di cambiare prospettiva ed essere originalmente gourmet puntando sui nettari di un Paese vicino, che si è imposto sul mercato come uno dei produttori qualitativamente più importanti per questa tipologia: l’Austria. In particolare, ci concentriamo su vini bianchi freschi, acidi e scattanti, in grado di surclassare i vini tedeschi e francesi in tema di abbinamenti con la nostra cucina, restando spesso impareggiabili con i piatti speziati.
Iniziamo con una bollicina, il Niederösterreich Sekt “Extra Brut” di Loimer da uve Grüner Veltliner, Zweigelt e un 25% di Pinot Nero, con acidità alta e freschezza, note molto su limone e lime cui si aggiunge frutta bianca appena accennata, con beva da amanti delle sensazioni forti e secche. Analizziamo quindi la gloria nazionale, ovvero il vitigno Grüner Veltliner, partendo dal Weinviertel Grüner Veltliner “Röschitz” 2016 di Gruber Röschitz, una versione scattante, giovane e pepata. Molto diversa è invece quella del Wagram Grüner Veltliner Ried Feuersbrunner Rosenberg 2016 di Bernhard Ott: più ricca, matura e cangiante, ha note di frutta gialla, pesca e tocchi di fragole e pepe con bocca pepata con lunghezza discreta, note fumé che intrigano, acidità alta ma non dominante. Per avere il quadro completo, provate anche il Wachau Grüner Veltliner Smaragd Ried Achleiten 2016 di Prager, tra i grandi della denominazione, con note più lussuose e fini di sambuco, pepe nero, mango e pompelmo, poi succo di mela e talco. Al palato ha ricchezza e profondità.
Passiamo nella regione dove regna il Sauvignon Blanc, che ha trovato quasi una seconda casa dopo la Francia con il Südsteiermark (Stiria) Sauvignon Blanc Ried Edelschuh 2015 di Wohlmuth, con note di bosso leggero, anice, biancospino e uva spina. Altro esempio, il Südsteiermark Sauvignon Blanc Ried Kranachberg “GSTK” 2015 di Sattlerhof, che viene prodotto con una vinificazione solo in acciaio e ha tratti più simili ai classici Sauvignon friulani. Tra i principi e sempre premiatissimi vini della tipologia il Südsteiermark Sauvignon Blanc Ried Zieregg “GSTK” 2015 di Tement, un vino acidissimo, un’interpretazione che cerca di portare il vitigno verso longevità e sviluppo di equilibrio aromatico. In Austria, poi, si producono anche grandissimi Riesling, che non hanno nulla da invidiare a quelli tedeschi o alsaziani. Per capirlo provate il Kamptal Riesling Reserve Ried Heiligenstein “1 ÖTW” 2016 di Schloss Gobelsburg tra note di albicocca, agrumi e pepe, dolcezza al palato in equilibrio con sapidità e gusto armonioso. Ottimo il Wachau Riesling Smaragd Ried Kellerberg 2016 di Domäne Wachau un prodotto dal rapporto qualità/prezzo ottimo con le sue note tropicali, poi albicocca, lamponi e lattico. Altro picco di qualità il Wachau Riesling Ried Singerriedel 2016 di Franz Hirtzberger, uno tra i cru più celebrati, una meraviglia di dolcezza carnosa di mango, albicocche, ginestra, pesca matura, pepe nero e ginger.
Il capitolo dolci meriterebbe un articolo a sé, ma proviamo a riassumerlo in due assaggi con la Burgenland Eiswein Cuvée 2015 di Payer e la TBA (acronimo di Trockenbeerenauslese) “Grande Cuvée Nouvelle Vague No. 6” 2010 del maestro Alois Kracher: un prodotto da muffa nobile e intenso, con sua particolare acidità e sapidità di fondo.
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