Viaggi in cerca d’equilibrio

Il turismo come esperienza profonda, ricerca e scoperta (anche di sé). Per tornare a casa con nuove visioni, proviamo a seguire quella di Luca Mortara, che ha fondato Balsamic People, tour operator che propone il come oltre al dove

Fra qualche anno la sola domanda “Dove vai in vacanza quest’anno?” non avrà più ragion d’essere. Mete esotiche, resort super lusso, luoghi sempre più lontani o semplicemente fuori dagli schemi? No, grazie. L’abbiamo già fatto, ora non basta più. Oggi si sta insinuando un desiderio nuovo: di autenticità delle esperienze, di relazioni vere, di contatto profondo con la natura, con le cose, con gli altri. Per dare senso a quei pochi giorni (veramente) liberi che ci concediamo in un intero anno. E forse (anche) per diventare più liberi. «È l’experience based travelling e noi pensiamo che tra vent’anni sarà l’unica offerta del mercato. Tanto che la cosiddetta “industria turistica” dovrà cambiare nome», spiega a Business People Luca Mortara, ex Pr e a.d. di grandi agenzie di comunicazione e oggi socio fondatore di Balsamic People, una community o, come si sarebbe detto solo qualche anno fa, un club privato che propone vacanze davvero indimenticabili. «Nelle aziende vedo troppe persone sepolte vive dentro i loro ruoli, avvitate in una specie di buco nero in cui alla fine consumano la loro vita. Dobbiamo invece tornare a occuparci di noi stessi, di quanto siamo felici, di cosa troviamo di importante in ciò che stiamo facendo. È il vero segreto per produrre motivazione in chi lavora con noi». Quello dei “balsamici” è in sostanza un messaggio di riequilibrio, un invito o, forse meglio, un’esortazione: torna a mettere la tua vita al centro della tua riflessione, della tua consapevolezza, poi magari decidi che va bene così, ma almeno c’è stata la domanda. E a volte il viaggio, che ci porta a gironzolare per i mercati del Cairo o a perderci nei boschi della Transilvania, rende più possibile la risposta. Parola dei tre soci fondatori di Balsamic People, tutti professionisti che hanno trascorso pezzi importanti di vita nel mercato, a servire imprese, a offrire consulenza, a guadagnarsi da vivere. Con Luca Mortara c’è Giorgio Benussi, velista, e Alberto de Martini, pubblicitario e a.d. Redcell. Accomuna tutti e tre la passione per il viaggio vero (il pay off della campagna di lancio era “Abbronzati dentro”) e, ancora di più, il desiderio di far coincidere lavoro, passioni e bisogni in un unico grande progetto da condividere con i propri “simili”. Così nell’autunno 2010 nasce Balsamic People, Travel and Life Club, in partnership con Hotel Plan, con la missione di diffondere un turismo esperienziale di crescita e di ricerca che conta oggi oltre 6.000 associati in cinque Paesi europei. La community è su www.wix.com/balsamicpeople/ita.

Dottor Mortara, che cosa rappresenta per lei viaggiare?

È la sintesi di tutte le cose che contano: la scoperta, l’avventura, la convivialità, l’esperienza di sé in luoghi naturali, culturali e antropologici completamente diversi dai propri. È ricerca del senso della vita. Il viaggio mette in discussione quello che fai, chi sei, come utilizzi il tempo, come tratti il tuo corpo, come guardi alla realtà e alle cose e a volte i nostri paradigmi mentali (fortunatamente) cambiano anche solo imbattendoci in un orfano in Kenya o perdendoci in un mercato a Bombay. Balsamic People vuole veicolare la consapevolezza del viaggio come crescita e ricerca di sé. Oggi in Occidente siamo stanchi di fare i turisti: i pochi giorni di vacanza che abbiamo sono un’occasione troppo importante per andare sprecati.

Il viaggio, insomma, come bisogno di orizzonti più vasti, di decompressione e riduzione della responsabilità…

Per tanti dirigenti il carico di responsabilità è una specie di dolore di sottofondo, ma inconsapevole. Sono talmente abituati a portare il peso della responsabilità che ci si identificano e non si accorgono nemmeno più di aver bisogno di una pausa. Non si chiedono nemmeno più perché diavolo fanno quello che fanno, cosa ci trovano dentro. Se ne rendono conto magari solo quando si trovano a giocare una partita a dama sulla sabbia con un beduino, fumando un arghilè, e capiscono che un momento di pace così profondo non gli era capitato negli ultimi anni. In fondo essere manager migliori passa dall’essere persone in equilibrio.

Grazie a una campagna su Facebook e alla community, avete raccolto, in sei mesi, più di 6.500 persone in tutta Europa. Che importanza ha questo spazio virtuale?

Non diamo molta rilevanza alla community. L’on line è per noi un importante canale di comunicazione, che porta le persone a decidere di dedicarsi tempo di qualità. Ma non crediamo nella virtualità. L’esperienza autentica, quello che noi proponiamo nei nostri viaggi, non ha niente a che vedere con Internet. Non è nello spazio virtuale che si può avere un’esperienza balsamica, perché non c’è la fisicità del contatto. Noi ci chiamiamo “Breathing life” e invitiamo tutti a respirare la vita con noi. Per davvero.

Cosa intende per “esperienza balsamica”?

Balsamico è qualcosa che fa bene all’anima, come il lasciare libero spazio alla giocosità, all’inner child. Il risveglio del bambino interiore nelle nostre vacanze è fondamentale. E questo fa bene anche al management. Le nostre vacanze ci fanno diventare uomini migliori, perché stiamo meglio, perché guardiamo le cose con più distacco, abbiamo più centratura, diventiamo più scanzonati, più creativi, più innovativi, ci prendiamo meno sul serio. Così impariamo a gestire meglio gli altri e gli altri si sentono meglio in nostra compagnia. Noi dividiamo il mondo tra balsamici e anime pallide, e le anime pallide – aimhé – sono in stato di coma.

L’idea nuova è che avete cominciato a disegnare i viaggi partendo dalle esperienze e non dalla destinazione…

Sì, il turismo oggi si limita a vendere location, camere e voli per raggiungerli. Se, invece, parti dall’esperienza, ad esempio da un’esperienza forte come quella del deserto, del silenzio e della notte nel deserto, qualunque deserto va bene. Quello che conta sono quei tre giorni e quelle tre notti passati a mangiare 500 calorie al giorno (perché non ce n’è di più nel deserto) e a dormire sei ore a notte. Ma solo così comprendi perché nella cultura beduina il deserto non sia privazione e sofferenza come lo intendiamo noi, bensì creatività e libertà. In questo senso noi disegniamo esperienze prima che viaggi. E rendiamo possibili queste esperienze grazie agli accompagnatori-facilitatori dei gruppi, professionisti preparati anche a sostenere le persone nelle esperienza profonde, ad aprire i sensi e l’anima.

Quali esperienze proponete?

Anzitutto quella del deserto, perché è l’esperienza dell’immensità del creato, che ha un profondo valore di rassicurazione e di pacificazione. Altro filone fondamentale è quello delle saggezze antiche, del contatto con gli anziani, con gli story tellers. I nostri viaggi sono pieni di storie raccontate, che siano le vecchie signore maldiviane da cui andiamo a cena o che siano i patriarchi delle chiese di Gerusalemme, non ha importanza. Mettere gli uomini a contatto con la saggezza antica ha un profondo effetto di rilassamento. Poi c’è il rapporto con la natura selvaggia, che spaventa: un’esperienza salvifica che riduce l’egocentrismo umano a dimensioni giuste e ha effetti antinarcisistici potenti. Infine abbiamo il filone della condivisione genitori-figli, per sperimentare insieme il contatto con la diversità (in questo caso sono i bambini che aiutano gli adulti a riscoprire quanto sia facile), la dimensione della forza d’animo o il rapporto con lo stupore per la bellezza del mondo.

LE PROSSIME ESPERIENZE

Alaska a casa nostra Pinzolo/Madonna di Campiglio Dicembre Sant’Ambrogio 2011 e febbraio Carnevale 2012. Grande Sci nel nuovo Skirama del comprensorio con 150 Km di piste e Dogsledding: battesimo 1/2 giornata ed escursione di 1 giorno. Partenza dalla Val di Sole, arrivo a Campo Carlo Magno (15 km di strade forestali). Previsti due gruppi, 6 persone per giorno, 50 cani, 7 slitte

Capodanno a Jost Van Dyke Crociera in catamarano nelle British Virgin Island dicembre 2011 tra Natale e Capodanno. Sette parchi marini in 15 giorni

Enjoy Teranga; “Goditi l’ospitalità” Casamance, Senegal Dicembre2011 e marzo 2012. Un viaggio di turismo culturale ed eco-sostenibile nel sud del Senegal per sperimentare l’arte della vita e dell’ospitalità di uno dei popoli più antichi, gioiosi e spirituali dell’Africa. Con un’estensione opzionale di tre giorni nelle meraviglie e nei colori di Dakar

Eco-Lifestyles Viaggio in tre capitali d’Europa Stoccolma, Copenhagen, Amsterdam, a scelta, alla scoperta di nuovi stili di vita sostenibili, verdi e più civili. Febbraio, Carnevale 2012.

Native American Spirit 10 giorni nel New Mexico con i nativi americaniGodendosi l’intensità artistica e culturale di Santa Fe. 25 aprile-5 maggio 2012

Sail and Ride Cuba 4 giorni di vela nella meravigliosa Baia di Cajo Largo e 4 giorni a cavallo nel nord est dell’isola, tra i Mogotes della Valle di Vinales, passando per l’Avana. 25 aprile-5 maggio 2012

Gnaoua World Music Festival Essaouira, Marocco La bellezza ed i profumi della capitale culturale del Marocco che ospita il Festival musicale più importante del continente africano. 21-25 giugno 2012

Happy Greece 2012Santorini, Grecia Una vacanza estiva di sapori autentici, tramonti mozzafiato e piaceri condivisi con chi l’isola la vive tutto l’anno: bagni nelle acque calde del vulcano, musiche e balli, pesca e cibo naturale degli orti e ovviamente, mare e sole nelle baie meno conosciute di Santorini

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