Tra set e net

Wimbledon è sinonimo di tennis: nel 2005 è uscito un film omonimo, una commedia romantica con Paul Bettany protagonista, dove McEnroe in versione commentatore chiosava all’ennesimo punto sbagliato della protagonista: «Io avrei già dato fuoco al campo!» (il divo della racchetta, nonché ex marito di Tatum O’Neal, era noto per le proprie intemperanze in campo). Per un film sul tennis, impossibile scegliere una cornice migliore di Wimbledon. Come per ogni cosa che riguardi la Gran Bretagna, la tradizione ha il sopravvento: e nonostante il tennis al cinema sia sempre stato poco più che un pretesto, il fascino dell’erba, del legno antico, del bianco e del tifo miracolosamente educato degli eroici spettatori (fanno fino a 12 ore di fila) ha generato un’ottima cornice alla storia d’amore al centro della pellicola. Le scene del torneo sono state filmate durante il torneo di Wimbledon del 2003 nella pause tra una partita e l’altra. Era la prima volta che il circolo dava il consenso per far calpestare il prato del centrale a chi non fosse un giocatore del torneo. In altri casi i campi da tennis sono stati semplicemente lo sfondo su cui si è mossa l’azione. Come non ricordare Match Point di Woody Allen?

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