Tra Francia e Gran Bretagna scoppia la guerra dello Champagne

I francesi contestano le promozioni fatte da Asda e Tesco che lo scorso Natale hanno venduto il viso francese sottocosto

«Una manovra di marketing parassita, che si nutre dell’immagine dello Champagne e che va fermata» I francesi non ci stanno, lo loro celebri bollicine non si possono vendere sottocosto. Gli inglesi non devono poter pensare che sia normale (e giusto) acquistare una bottiglia di Champagne pagandola meno di 10 sterline. A dirlo è il Comité Interprofessionnel du Vin de Chapagne, che dalle pagine della rivista inglese dedicata agli alcolici Off Licence News, se l’è presa con le offerte super scontate fatte da Asda e Tesco per le bottiglie della denominazione francese.

Promozioni che, se nel breve periodo hanno fatto la fortuna dei retailer (con il 70% degli stock di Chmapagne fatto fuori durante le feste), sul lungo, così come sottolineano in Civc, non pagano. «Quelle catene si sono tirate la zappa sui piedi perché adesso i consumatori si aspettano prezzi che però non sono sostenibili da produttori e rivenditori e a rimetterci è solo lo Champagne».

Tanto che le vendite del nettare francese sul suolo britannico è in discesa, mentre aumentano quelle dei rivali italiani, con il Prosecco, e spagnoli, con il Cava.

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