© Walt Disney Pictures/Pixar Animation StudiosAbbiamo dovuto attendere nove anni per vedere il sequel di Inside Out, il capolavoro Pixar che Pete Docter ha realizzato ispirandosi ai primi “turbamenti emozionali” della figlia dodicenne. Che nel film è diventata Riley, una ragazzina che viene letteralmente investita da tante nuove emozioni dopo il trasloco in un una nuova città. E sono proprio le emozioni che vivono nella sua mente le vere protagoniste della storia: Gioia, Tristezza, Rabbia, Paura e Disgusto.
Il sequel in uscita da oggi al cinema, mercoledì 19 giugno, ci riporta nella “sala di controllo” delle emozioni di Riley che, ormai in piena adolescenza, si ritrova a fare posto a nuovi inaspettati arrivi come Ansia, arancione e spettinatissima; Invidia, piccola, verde e ossessivamente gelosa di quello che hanno gli altri; Ennui (ovvero Noia), apatica e indifferente a tutto, riconoscibile anche per il lunghi capelli violacei; e Imbarazzo, che vorrebbe sempre starsene in disparte anche se, per via della carnagione rosa acceso, non gli viene sempre facile. A dirigere questa volta c’è Kelsey Mann, già story supervisor dell’ottimo Onward – Oltre la magia.
