Occhiali made in Italy: la rivoluzione fashion di Busoli Eyewear Morà

Occhiali in pietre semipreziose e puro… marmo. È l’accessorio glamour e ad alto tasso di tecnologia del gruppo modenese Bbg che, nell’arco di un anno, si è fatto notare. Anche a Hollywood

Alcuni successi imprenditoriali riescono a raccontare, meglio di altri, l’italianità dando corpo a un concetto che, altrimenti, rischierebbe di risultare astratto. È il caso degli occhiali made in Italy in marmo e pietre semipreziose Busoli Eyewear Morà del gruppo Bbg: un accessorio estremamente innovativo, per certi versi “figlio” del terremoto modenese del 2012, ma anche dell’antica arte del saper fare italiano.

La storia di Bbg: dai componenti hi tech agli occhiali made in Italy

Prima del 2013, infatti, la Bbg era specializzata solo nella prototipazione e nella produzione di componenti hi tech destinate al settore biomedico e microchirurgico. In questo campo operava, ininterrottamente, dal 1973 come subfornitore: un ruolo che, nonostante i buoni guadagni, iniziava ad andare un po’ stretto alla società. Poi, arrivò il terremoto: l’azienda fu letteralmente rasa al suolo e tre dipendenti persero la vita a causa del sisma. Poteva essere la fine della Bbg. Invece, quel giorno coincise con la sua rinascita. I proprietari non solo ricostruirono l’azienda, ma decisero di rilanciarla: dalla microchirurgia si allargarono a settori ancora più complessi, specializzandosi nell’aerospaziale e nel racing, e al contempo presero la decisione di affrancarsi un po’ dalla subfornitura, diversificando il business. A fare la differenza fu la figlia Paola Busoli: forte dell’esperienza maturata nel settore del design, ebbe la felice intuizione di scommettere sul mondo della moda, per puntare su un prodotto ancora vergine.

L’innovazione alla base del marchio Morà by Busoli Eyewear

Una bella sfida in un’era in cui sembra sia già stato inventato tutto. Senza contare che, fino ad allora, il gruppo aveva una competenza squisitamente tecnologica, non certo creativa. Eppure, fu proprio quello a fare la differenza: «Siamo convinti che non ci possa essere nulla di perfetto nella sua bellezza, se non porta con sé anche una discreta innovazione e un contributo tecnologico», spiega Busoli. «In fondo la separazione tra arte e scienza è avvenuta in seguito, con Cartesio: prima non esisteva. Prendiamo per esempio Leonardo da Vinci: è stato l’emblema perfetto di questa commistione». Da qui, l’idea di puntare su un materiale molto usato nel design, ma ancora vergine nel mondo dell’ottica: il marmo. Per piegarlo (letteralmente) alle esigenze della moda ci sono voluti quasi quattro anni di studio, ricerca, test e sudore tecnologico. «Non stiamo parlando di occhiali in legno, che hanno una naturale flessibilità, ma in marmo», continua Busoli. «La sua natura fisico-chimica necessita, perché possa essere indossato, di un engineering tecnologico. Abbiamo quindi attinto alle nostre competenze maturate, in mezzo secolo, nella prototipazione guardando, soprattutto, all’aerospaziale: un settore dove i materiali devono essere resistenti ma leggeri».

Il primato degli occhiali made in Italy Morà

Il lavoro è stato ampiamente ripagato: Morà è l’unico occhiale in marmo a godere della certificazione CE. Per non parlare dell’eco commerciale: pur essendo stati presentati al Mido 2016 e poi entrati in commercio solo a ottobre dello scorso anno, gli occhiali Morà hanno già fatto il giro del mondo, conquistando perfino Hollywood. Ivan Bitton, stylist di numerose star del cinema, ha voluto gli occhiali Morà nel proprio showroom Stylehouse di New York. Oltre agli Usa, Morà ha conquistato anche Singapore, Hong Kong, l’Angola e il Canada: risultati che hanno già portato a una crescita del fatturato 2017 della società (primo trimestre a +32%), e che sono peraltro in linea con il posizionamento desiderato.

Dove trovare e quanto costano gli occhiali Morà

«L’occhiale nasce come un prodotto di lusso, che guarda soprattutto al mercato straniero», conferma Busoli. Non a caso l’unico punto vendita italiano è a Milano, mentre, per esempio, in Canada, Belgio e Svizzera i rivenditori autorizzati sono già tre in ogni Paese. A rendere l’accessorio fuori dalla portata degli standard italiani sarebbe soprattutto il prezzo, che oscilla tra i 3 mila e i 3.500 euro a paio. Al momento l’occhiale è in vendita in Italia, Svizzera, Francia, Belgio, Portogallo, Usa, Canada, Singapore e Hong Kong. «Siamo partiti da poco e siamo una società di piccole dimensioni: per questo non abbiamo ancora presidiato tutti i territori», chiarisce Busoli. «L’idea è di inaugurare un nuovo mercato ogni mese e, nel lungo periodo, aprire dei negozi monomarca. Detto questo, siamo consapevoli che non possiamo superare la produzione di 350/400 paia di occhiali all’anno, essendo fatti a mano». I prossimi target sono Russia, Inghilterra e Dubai, dove peraltro Morà ha già partecipato alla Dubai Fashion Week.

La novità delle montature in alluminio aeronautico

Nel frattempo, comunque, il gruppo Bbg ha già sfornato altre novità. A nemmeno sei mesi dal lancio, al Fuorisalone 2017 di Milano, l’azienda ha presentato i nuovi occhiali con asta Siderium: una nuova lega metallica composta da diverse tipologie di alluminio aeronautico, che rende le aste estendibili. «Volevamo un occhiale pensato per i clienti asiatici la cui conformazione della testa è diversa dalla nostra», aggiunge Busoli. «In realtà, con mia grande sorpresa, loro non hanno mostrato grande interesse per l’asta Siderium, che invece ha conquistato i mercati occidentali, allettati anche dal prezzo più accessibile: circa 2 mila euro». E non è finita, visto che a ottobre 2017, al Silmo di Parigi, verrà presentata un’altra novità, al momento ancora top secret: «I materiali saranno sempre gli stessi, ma rivoluzioneremo la linea», anticipa Busoli.

Come nasce il marchio Morà

La quintessenza tecnologica degli occhiali Morà è racchiusa già nel nome, acronimo di “marmo ossimorico resistente alleggerito”. Per realizzare ogni singola montatura sono necessari 193 passaggi di lavorazione (59 industriali e 134 manuali), 44 performance test, per un totale di 18 giorni di lavorazione. L’occhiale, che pesa solo 38 grammi, vanta tre anni di garanzia. Al momento sono disponibili otto modelli, sei opzioni di personalizzazione (inserti di brillanti, serigrafi a del nome del proprietario, ecc…) e due differenti tipologie di aste.

Articolo pubblicato sul numero di Business People giugno 2017

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