Mosca, Louis Vuitton deve fare le valigie dalla piazza Rossa

Polemiche contro il padiglione che riproduce un baule gigante della maison francese. Pensato per essere sede della mostra “L’anima dell'avventura”, dovrà ora essere smantellato

Quel baule gigante, benché firmato Louis Vuitton, là, nella piazza Rossa di Mosca, non ci può proprio stare.

Il cubo alto nove metri e lungo trenta installato dalla maison francese nel cuore della città moscovita tra i grandi magazzini Gum e il mausoleo di Lenin dovrebbe essere presto smantellato. Lo scenografico padiglione che al suo interno, a partire dal 2 dicembre, avrebbe dovuto ospitare la mostra, organizzata proprio da Louis Vuitton, “L’anima dell’avventura”, proprio a causa della sua imponenza ha scatenato le polemiche di molti. Dal leader liberal-democratico Vladimir Zhirinovsky che preferirebbe vedere nella piazza «un grande albero di Natale» agli esponenti del partito comunista secondo il quale si tratta di un «sacrilegio». Polemiche che ora costringeranno Louis Vuitton, nonostante secondo Roberto Eggs, presidente Louis Vuitton Nordeuropa, «i clienti russi benestanti facevano i loro ordini alla fabbrica Louis Vuitton ben prima della rivoluzione», a fare le valigie.

«Abbiamo informato i rappresentanti russi di Louis Vuitton della necessità di smantellare immediatamente il padiglione. Inoltre prenderemo misure urgenti per eliminare qualsiasi effetto negativo della struttura», ha riferito un portavoce del Gum, che aveva organizzato la mostra in occasione dei suoi 120 anni.

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