Primi dati 2017: la moda italiana sorride

Grazie a una crescita dell’export, il settore ha fatto registrare un aumento dei ricavi

I primi mesi di ogni nuovo anno sono sì tempo di progetti per il futuro, ma anche di bilanci sull’anno precedente. E per l’industria italiana della moda i primi dati sono molto positivi. Secondo un preconsuntivo elaborato dalla Camera della moda, nel 2017 il settore – inteso come agglomerato di tessile-abbigliamento, pelle, pelletteria e calzature – ha fatto registrato un aumento dell’export del 4%, sostenuto soprattutto dagli acquisti nell’area extra Europa (+5,8 nei primi nove mesi dell’anno), benché anche il Vecchio Continente abbia regalato una buona performance (+2%).

Il risultato è che i ricavi sono saliti del 2,5%, toccando quota 64,8 miliardi di ero. Cifra che sale a 87,1 miliardi includendo anche settori collegati come occhiali, gioielli, bigiotteria e cosmesi. E se nelle previsioni questo miglioramento dell’export porta il saldo commerciale della moda da 16,5 a 17,6 miliardi, è da segnalare anche un lieve aumento degli occupati del comparto, saliti da 565 a 569 mila. Unico neo, dicono gli analisti, la diversa tendenza tra prezzi sell-in e sell-out: se i primi sono fermi ai livelli 2016, i secondi sono invece in calo.

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