Sono rimasti grandi marchi come Rolex, Patek Philippe, Chopard, Gucci e tutti i brand dell’universo Lvmh (Bulgari, Hublot, Tag Heuer e Zenith), ma hanno lasciato altri big come Eberhard & Co. e, soprattutto, la galassia Swatch Group. Il risultato? Un’edizione di Baselworld in perdita, con un netto calo di espositori (-20%) e visitatori (-22%) e un futuro da ridisegnare.
Uno degli appuntamenti più importanti per l’industria degli orologi e dei gioielli soffre l’avvento delle nuove tecnologie e dell’e-commerce, ma guarda alla prossima edizione dove sarà presentato un nuovo format. «Un grande marchio ha già detto che resterà con noi e che amplierà il suo spazio. Inoltre, alcuni marchi che non sono venuti a questa edizione ci saranno invece nel 2020», ha affermato il direttore generale di Baselworld, Loris-Melikoff. La nuova strategia degli organizzatori, come riportato da Il Sole 24 Ore, prevede tra le altre cose che Baselworld diventi una piattaforma digitale durante tutto l’anno per i marchi, i distributori, i rivenditori, i clienti, i collezionisti. L’obiettivo è avere nel settore una sorta di comunità permanente, hanno spiegato gli organizzatori, che poi si ritrova fisicamente una volta all’anno a Basilea. Cambieranno anche le date: la prossima edizione sarà dal 30 aprile al 5 maggio, subito dopo la fiera Sih di Ginevra.
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