Custodi del tempo

Viaggio nella Ginevra di Patek Philippe, dove tradizione, innovazione e maestria artigianale si fondono in ogni loro orologio da quasi due secoli

Viaggio nei luoghi chiave di Patek PhilippeUn’artista al lavoro per la decorazione di un orologio della collezione Rare Handcrafts

Ginevra, culla della celebre tradizione orologiera svizzera, affonda le radici la più antica manifattura indipendente a conduzione famigliare, nata nel 1839. Una realtà che a innovazione tecnologica e massima precisione tecnica unisce un’attenzione senza eguali per le più raffinate arti decorative artigianali. È così che Patek Philippe, nel corso degli anni, è divenuto sinonimo di eccellenza senza tempo, in termini di prestazioni quanto di stile.

Merito anche del fatto che la progettazione e la produzione degli orologi è completamente interna, consentendo una libertà creativa totale, limitata solo dall’aderenza ai criteri di qualità della Maison, riassunti nelle direttive del Sigillo Patek Philippe.

I Salons, il museo e il sito produttivo di Plan-les-Ouates

Tre sono i luoghi chiave dell’azienda a Ginevra e dintorni, dove tradizione e innovazione convivono in incredibile armonia, come fortemente voluto dalla famiglia Stern, che ne detiene la proprietà dal 1932 (ma si era già distinta per la produzione di quadranti di eccellenza di cui ha rifornito a lungo la stessa Patek Philippe): i Salons Patek Philippe Genève, il sito produttivo di Plan-les-Ouates alle porte della città (nato nel 1996 e rinnovato nel 2020) e il Patek Philippe Museum.

I primi si trovano nell’esclusiva rue du Rhône, laddove dal 1953 si concentrava la produzione degli esclusivi orologi della Maison. Con il trasferimento dei siti produttivi a Plan-les-Ouates, la sede storica è rimasta a disposizione dei clienti, che qui possono ammirare l’intera collezione di Patek Philippe esposta nelle vetrine in tutto il suo splendore. Ogni cosa in questo edificio parla di conoscenza e amore per l’orologeria, di una storia ultracentenaria fatta di passione ed eccellenza.

Al numero sette di rue des Vieux-Grenadiers sorge, invece, il Patek Philippe Museum. Inaugurato nel 2001, ospita una delle maggiori e più prestigiose collezioni di orologi al mondo. Circa 2.500 tra segnatempo, automi, oggetti preziosi e ritratti miniati su smalto conducono i visitatori in un viaggio attraverso cinque secoli di arte orologiera ginevrina.

La collezione, infatti, non si limita a modelli storici firmati Patek Philippe (cui è comunque dedicato un intero piano), ma anche modelli significativi di altra epoca e produzione. Vanta persino due pezzi risalenti al 1530, quando l’orologeria era appena agli albori. Da segnalare anche una biblioteca con più di 8 mila volumi a tema.

Patek-Philippe-Simbolo

GARANZIA DI PRECISIONE – Lanciato nel 2009 il Sigillo Patek Philippe attesta la suprema qualità dei segnatempo della manifattura, ben al di là dei criteri ufficiali in vigore, e comprende il savoir-faire e i segni distintivi legati alla loro produzione, precisione e manutenzione. Copre l’orologio nella sua interezza ed è il solo a comprendere il servizio clienti durante tutta la vita del prodotto, qualunque sia la data di fabbricazione. È soggetto a un regolamento preciso e a istanze di controllo indipendenti. È la quintessenza dei valori e delle esigenze di qualità della manifattura in linea con l’ambizione dei fondatori Antoine Norbert de Patek (1839) e Jean Adrien Philippe (1845), di progettare, sviluppare e fabbricare gli orologi migliori del mondo

Infine, a pochi chilometri dal centro città, si trova il sito produttivo vero e proprio. Il luogo dove, potremmo dire, avviene la magia. Ossia dove ogni singola parte dei movimenti e della casse è prodotta, finita e assemblata in-house, che si tratti dei modelli più semplici, di quelli complicati o delle grandi complicazioni. È qui che il reparto ricerca e sviluppo progetta e crea tutti i suoi movimenti, così come le casse, i quadranti e cinturini dei suoi orologi. Questo savoir-faire accompagna ogni esemplare per tutto il suo ciclo di vita, dai primi bozzetti all’assemblaggio finale e oltre.

Patek Philippe, infatti, esegue interventi e riparazioni su tutti gli orologi realizzati dalla maison fin dal 1839. All’ingresso, sin dal 1996 una scultura alta 18 metri firmata dallo scultore svizzero André Bucher richiama la spirale di un bilanciere, cuore degli orologi meccanici, mentre la sua decorazione ricorda la perfetta finitura denominata “il perlage” che rappresenta l’estetica raffinata dei movimenti Patek Philippe.

Ma è ormai nel nuovo edificio inaugurato nel 2020, realizzato in stile contemporaneo, che sono oggi concentrati i laboratori per soddisfare la crescente complessità della produzione. Una soluzione che nei suoi dieci piani per circa 200 metri di lunghezza consente di dedicare ampio spazio ai mestieri dell’alto artigianato (per i quali Patek Philippe è rinomata) e alla formazione. Un luogo unico dove le minuscole componenti dei movimenti vengono rifinite interamente a mano per realizzare una vasta gamma di decorazioni e piccole migliorie che arricchiscono la funzionalità e l’aspetto degli orologi, garantendone al contempo la bellezza e la precisione. Ciascuno è così una vera opera d’arte unica nel suo genere che, come recita lo slogan della maison «Non si possiede mai completamente. Semplicemente, si custodisce. E si tramanda».

Un simbolo inconfondibile

Patek-Philippe-Simbolo

Ornata da quattro petali di giglio che rappresentano i punti cardinali, la Croce di Calatrava è apparsa per la prima volta nel corso del XXII secolo sullo stemma di un ordine cavalleresco spagnolo e incarna perfettamente i valori di Patek Philippe, come l’indipendenza e l’eccellenza. Registrata come simbolo ufficiale della Manifattura il 27 aprile 1887, dal 1960 orna alcuni movimenti e le corone di carica degli orologi della Maison. Il suo nome è stato inoltre scelto per rappresentare una delle collezioni più emblematiche.

Resta sempre aggiornato con il nuovo canale Whatsapp di Business People
© Riproduzione riservata