Mani bucate, il mondo delle aziende mantenute dallo Stato

“Poche eccellenze, molti miliardi buttati via”. In libreria il primo libro che indaga sull’incredibile realtà degli aiuti di Stato alle imprese private

Ci sono Fiat, Pirelli, la Saras dei Moratti e le industrie sarde (Portovesme,Vinyls, Ila, Alcoa), ma anche giornali, radio e tv; tutto il mondo del cinema (compresi cinepanettoni e film in 3D), agricoltura e allevamento (8 milioni dei contribuenti sono serviti ai grandi marchi per farsi pubblicità), compagnie aeree, hotel e perfino skilift: un fiume di soldi alle imprese e l’Italia va a picco. Si presenta così Mani bucate (Chiarelettere, 15,90 euro) l’ultimo libro di Marco Cobianchi* che verrà presentato alle 18 di oggi, lunedì 3 ottobre, alla Fnac di Milano. “Mani bucate” è il primo libro che indaga sull’incredibile mondo degli aiuti di Stato alle imprese private. Fa nomi e cognomi, raccontando decine di storie di società, banche e multinazionali che hanno incassato miliardi di euro pubblici spesso senza produrre né crescita né occupazione. Scoperchia il “metodo Fiat” per ottenere i sussidi sia prima che dopo l’arrivo di Marchionne; racconta di come lo Stato mantenga interi settori industriali, ad esempio lo spettacolo o l’energia verde; scopre come i soldi delle tasse finiscono per finanziare addirittura la mafia. L’inchiesta dà anche una risposta alla domanda sull’utilità o meno degli aiuti pubblici e rivela come alcune grandi imprese nazionali siano, in realtà, carrozzoni privati mantenuti dallo Stato.

Viaggio nel cuore di un sistema economico non è liberale, non è statalista ma sussidiatoBanca d’Italia e Corte dei conti sono netti: gli aiuti sono inutili. Tutti i soldi a favore del Sud hanno generato un aumento del Pil di appena lo 0,25 per cento all’anno. Poche eccellenze, molti miliardi buttati via. Eppure ogni cosa è sussidiata. Tutto quello che compriamo l’abbiamo pagato due volte, alla cassa e già prima con le tasse.Quello che gli italiani versano alle aziende è un contributo invisibile, fatto di migliaia di leggi che concedono agevolazioni fiscali, soldi a fondo perduto, garanzie sui prestiti. Con le tasse si alimentano clientele e basi elettorali. Negli ultimi dieci anni sono state avviate dall’Unione europea quasi 40.000 pratiche per aiuti italiani potenzialmente illegali. Perfino la mafia è sussidiata dallo Stato.I soldi pubblici vengono usati dalle aziende per pagare i debiti. Altre volte lo Stato paga per nuove assunzioni, ma i posti di lavoro scompaiono appena finiscono i sussidi. La politica tace. Questo sistema è alla base del declino italiano.

Marco Cobianchi è giornalista economico del settimanale Panorama e collabora con Business People dove tiene la rubrica/editoriale Senza rete. Per scrivere questo libro ha letto centinaia di pagine di documenti europei, rapporti di spesa, gazzette ufficiali nazionali, regionali, comunitarie e molto altro. Documenti tecnici, per lo più sconosciuti ma che gli hanno permesso di compiere uno straordinario viaggio nel cuore di un sistema economico che non è liberale, non è statalista ma sussidiato. È autore anche di Bluff. Perché gli economisti non hanno previsto la crisi e continuano a non capirci niente

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