L’Italia del cibo va forte in Giappone. Nonostante l’indebolimento della moneta locale, nel 2013 le importazioni nel Paese dei prodotti agroalimentare di origine italiana sono aumentati del 27,8% fino a 94,7 miliardi di yen. A dimostrarlo un dato su tutti: al Foodex, la maggiore esposizione in Asia specializzata in prodotti alimentari e in bevande, di scena in questi giorni a Chiba, nei pressi di Tokyo, quello italiano è il più esteso padiglione tra tutti quelli che arrivano da oltreconfine. La produzione agroalimentare italica è rappresentata da 176 operatori provenienti da tutte le regioni d’Italia che negli oltre 2 mila mq totali mettono in mostra i prodotti tipici del territorio. In mostra i salumi più caratteristici (come il prosciutto crudo di Parma), il cioccolato, le birre artigianali, i vini e i distillati (come il limoncello della costiera amalfitana); ma anche gli oli, gli aceti e i prodotti caseari, vedi la mozzarella di Bufala e il Parmigiano Reggiano.
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