L’importanza di chiamarsi Bryan Ferry

Olympia, nuovo disco di inediti per l’ex Roxy Music

65 anni è la classica età in cui uno è pensionabile. Chi invece come Bryan Ferry ha la fortuna di avere una capacità di conservazione non indifferente ed è dotato di talento non si ferma. L’ex leader dei Roxy Music è infatti prossimo al ritorno sulle scene della discografia con un nuovo album di inediti, Olympia, (in distribuzione da ottobre) che sarà anticipato dal singolo You Can Dance. In questo nuovo lavoro (pubblicato in versione solo Cd, in edizione limitata Cd+Dvd e in una special edition che comprende 2 Cd, 1 Dvd e un libro fotografico) Ferry sfida il suo stesso cliché e si avventura in sonorità inedite grazie anche a nuove collaborazioni presenti in questo album. Si va, infatti, da David Gilmour dei Pink Floyd a Nile Rodgers degli Chic, da Oliver Thompson, Marcus Miller, Flea dei Red Hot Chili Peppers, fino a Mani (l’ex eccellente bassista degli Stone Roses), fino a Jonny Greenwood dei Radiohead, ai Groove Armada (in Shameless) e gli Scissor Sisters (in Heartache By Numbers). Ma forse la novità più stuzzicante riguarda… il passato dell’inossidabile Bryan; hanno, infatti, suonato con lui proprio i Roxy Music: Phil Manzanera, Andy Mackay e il grande Brian Eno. L’album contiene otto brani inediti a cui si aggiungono una rilettura di Song To the Siren di Tim Buckley e una versione di No Face, No Name, No Number dei Traffic.Tutte le canzoni sono prodotte da Bryan Ferry e Rhett Davies, già producer degli album dei Roxy Music.

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