Registrato in presa diretta negli Henson Recording Studios di Los Angeles, con musicisti che quindi non hanno condizionamenti di sorta sul genere musicale che “dovrebbe” fare Tiziano Ferro, ecco che sono nate delle incursioni blues e swing su L’amore è una cosa semplice (28 novembre, Capitol-Emi), nuovo album del cantante di Latina che celebra così i suoi dieci anni di carriera. Testi che scavano a fondo nell’intimo di Tiziano e nel suo vissuto, oggi che ha avuto più di quanto si aspettasse da questo lavoro, che ha visto il mondo e ha raggiunto una nuova consapevolezza, per questo dice che l’amore è un rimedio che semplifica la vita, è un grido di gioia, vale la pena accettarlo perché non è mai sbagliato. Forse stavolta non ci saranno più gli accenti malinconici di chi si sente rifiutato? Ad ogni modo per i più curiosi, la risposta è no, non ci sono testi che parlano di amore al maschile… sarà per la prossima? In realtà Tiziano Ferro conclude con questo album il suo contratto con Emi Music, e per il momento fa sapere di non averlo rinnovato e di non aver preso ancora alcuna decisione in merito, la sua presunta serenità ritrovata potrebbe essere messa a rischio dalle pressioni lavorative, o dall’impossibilità di controllare tutto nei minimi dettagli, mania di cui parla spesso, così come parla troppo spesso della sua analista. Da queste premesse sembra che Tiziano Ferro abbia in mente di diventare un vero artista, che si cerca, che pensa tanto e parla poco ma in maniera efficace, le basi ci sono. Nel frattempo il suo linguaggio continua ad essere universale, vale a dire senza una direzione precisa.
Nell’album non mancano sorprese come una canzone di Irene Grandi, una di Nelsi, e un duetto con John Legend, star del soul e della black music internazionale (autore di brani come Ordinary People e Save Room). Il tour organizzato da Live Nation partirà il 10 aprile da Torino, tra le varie tappe anche Milano il 2 maggio e Roma il 14 luglio, allo Stadio Olimpico.
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