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Lifestyle

La riscossa degli scooter

Non richiedono particolari abilità di guida, hanno prezzi contenuti e per guidarli basta la patente B. Sono gli scooter 125 a ruota alta. Le proposte di Honda, Yamaha e Piaggio

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A volte le due ruote sono una necessità. Chi vive in città, o ci si reca per lavoro quotidianamente, lo sa bene. I mez­zi a quattro ruote spesso si dimostra­no ingombranti, costosi da gestire e impossibilitati ad accedere alle zone più centrali. Il tempo perso, le energie sprecate e lo stress accumulato non sono però una condizione alla qua­le soggiacere. Un’alternativa c’è. Ed è più semplice di quanto si possa pen­sare. Sono gli scooter 125 a ruota alta. Non necessitano di gran­di capacità alla guida o parti­colari doti fisiche, hanno prez­zi di listino e di gestione con­tenuti e non occorre nemmeno fare una patente apposta: basta quella della macchina. Sono mezzi dal peso contenu­to, facili da manovrare tra le auto incolonnate, e il cui mo­tore non troppo potente aiuta molto i meno smaliziati. Agili e scattanti si avvalgono però del­la soluzione ciclistica con ruo­te alte (14 o 16 pollici) che ga­rantisce una stabilità e una si­curezza nella dinamica neces­sarie quando il percorso si fa più scor­revole. Montano motori quattro tempi di nuova generazione, che garantisco­no percorrenze che solo fino a qualche anno fa sembravano impossibili: le case dichiarano valori superiori ai 50 km/l e nei test reali su strada non fatichiamo a superare i 35 km/l. Il mercato offre un’ampia scelta ed è così possibile trovare quello che me­glio si adatta alle proprie esigenze, per prezzo, tecnica ed estetica. Busi­ness People questo mese vi presen­ta tre differenti alternative: l’Honda Sh 125 Mode, lo Yamaha Xenter 125 e l’i­taliano Piaggio Liberty 125.

Versione entry level del mattatore Sh 125i Abs, il Mode è un progetto tutto nuovo. Più essenziale ed economico del fratello, strizza l’occhio a un pub­blico giovane, attento al look e al por­tafogli. Pur montando lo stesso motore 2V raffreddato a liquido, il Mode si al­lontana dal fratello maggiore per l’ar­chitettura più snella, la ruota posteriore più piccola, la sella più bassa e le co­lorazioni frizzanti: tutte attenzioni che anche il pubblico femminile certamen­te apprezzerà. Dal punto di vista co­struttivo, la qualità è sempre quella che Honda garantisce da anni e la frena­ta combinata sopperisce in parte all’as­senza dell’Abs.

Molto accogliente il concorrente giap­ponese Yamaha Xenter, che può van­tare una pedana piatta molto ampia e che sopperisce con il bauletto integra­to a un sottosella meno capiente del­l’Sh. Anche nel manubrio è ricavato un piccolo vano portaoggetti, comodo per portafogli e cellulare. Lo Xenter 125 of­fre una sensazione di solidità con po­chi eguali nella categoria. È ben fat­to, le plastiche accoppiate a dovere e i materiali usati lo fanno sembrare uno scooter di segmento superiore. Anche in coppia si dimostra valido: il passeggero è accolto a do­vere e il motore 125 4T non subisce troppo il doppio carico. Scatta rapido ai semafori e assor­be bene le asperità dell’asfalto. Per chi cerca un po’ di comfort tra i tre sco­oter presentati, questo Yamaha è la scelta giusta.

Punta infine sull’agilità, sul nuo­vo raffinato motore e sulla qua­lità italiana il terzo scooter presentato: il nuovo Piag­gio Liberty. Completa­mente rinnovato, ades­so può puntare davvero a scalzare i giapponesi. Esteticamente – anche se i gusti sono gusti – è una spanna sopra gli al­tri e come cura costrut­tiva ha poco da in­vidiare a Honda e Yamaha. La vera novità è il debut­to sulla gamma Liberty del nuo­vo motore 125 a tre valvole made in Piaggio, tra i più evoluti sul mercato. È un monocilindrico con distribuzione monoalbero a camme in testa, con l’i­niezione elettronica e raffreddamen­to ad aria. Il sistema delle tre valvole (due aspiranti e una di scarico) è sta­to pensato per contenere i consumi al massimo senza rinunciare alle presta­zioni. Abbastanza brillante nello spun­to da fermo, subisce un po’ le accele­razioni sopra i 75 km/h. Alla manegge­volezza nello stretto guarda la scelta di un cerchio anteriore da 15” anziché da 16” sul quale però è stato montato uno pneumatico con la spalla più alta. Nel nuovo progetto i tecnici hanno guarda­to anche ai particolari: troviamo, infat­ti, una sella più rastremata e soffice, un vano sottosella più capiente del 23% e un comodo gancio portaborse nel re­tro scudo. La ruota anteriore diventa più piccola per cercare maggior maneggevolezza alle basse velocità e consumi più par­chi. Nei tragitti extraurbani – nonostan­te un interasse cresciuto – sarebbe sta­to preferibile il cerchio da 16”, ma ne­gli stretti zig zag cittadini la soluzione da 15” si dimostra vincente.

Credits Images:

Yamaha Xenter 125
Motore: monocilindrico, raffreddato a liquido, 4 tempi, SOHC, 4 valvole
Potenza: 12,5 Cv a 7,500 giri
Coppia: 11.9 Nm a 7,250 giri
Peso: 142 kg (valore in ordine di marcia, compresi olio e benzina)
Pneumatici: anteriore 100/80-16” – posteriore 120/80-16
Prezzo: 2.490 euro f.c.