Italia, a rischio gli investimenti per la cultura

Nel 2014 la spesa per la cultura nel nostro Paese è stata pari allo 0,19% del Pil. Tanto o poco? E cosa avviene all’estero? La risposta nella quarta puntata della Web serie #Truenumbers

Sempre meno soldi per i Beni culturali italiani. Nel 2015 le risorse per la conservazione, il restauro la promozione del nostro immenso patrimonio artistico sono state ridotte di 100 milioni rispetto al 2014 e non è previsto alcun aumento per il 2016. Altri dati? Nel 2008 la spesa per la cultura in Italia era pari allo 0,28% del Pil ed è scesa, nel 2014, allo 0,19%. Sono solo alcuni dei dati contenuti in Arte, i giorni dell’abbandono, quarta puntata di #Truenumbers – la nuova Web serie di approfondimento giornalistico, diffusa anche da Business People, che si affida ai numeri per raccontare la realtà di tutti i giorni.

E la realtà è questa: le risorse destinate alla conservazione del patrimonio culturale e artistico dell’Italia sono a rischio. Anche il denaro che viene destinato al ministero della Cultura sulla base delle giocate al lotto degli italiani è in forte calo. Eppure per il nostro Paese la cultura rappresenta ben il 2,4% del Pil. Sembra che le priorità siano altre, nonostante l’arte sia un bene strategico per recuperare posizioni nel mercato mondiale del turismo. Che soluzioni si possono adottare? E cosa avviene negli altri Paesi europei e negli Stati Uniti? La risposta su #Truenumbers:

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