I giganti di Giacinto Bosco protagonisti sul lago d’Iseo

Con l’esposizione ‘Doppio sogno. L’amore tra mitologia e mitografia’ il Lungolago e l’Arsenale della città ospiteranno 40 opere di grandi dimensioni dello scultore italiano

Amore, sogno, romanticismo, stupore. Sono loro i protagonisti delle opere di Giacinto Bosco, uno degli scultori figurativi più accreditati e riconoscibili del panorama artistico italiano, cui Iseo (Bs) rende omaggio con una grande mostra: Doppio sogno. L’amore tra mitologia e mitografia. Fino all’11 settembre il Lungolago e l’Arsenale ospiteranno 40 opere di grandi dimensioni – la più imponente alta 6 metri – che rappresentano al meglio la poetica di Bosco, in cui la solidità del bronzo viene messa al servizio della leggerezza del sentimento d’amore.

Tra queste, alcune creazioni che ruotano attorno al tema della luna, una delle cifre espressive più caratteristiche e riconoscibili dell’artista siciliano, in cui figure elementari quanto struggenti, che spesso anelano un contatto col satellite terrestre, sembrano librarsi mentre si dondolano su altalene appese al cielo, o tentano esercizi di equilibrio tenendosi sollevati su sedie e scale, arrampicandosi su funi. A queste opere si aggiungono quelle in cui l’artista riflette sul mito dell’amore. In proposito, Angelo Crespi, curatore della mostra osserva: «Il lavoro di Bosco si concentra sulla riscrittura in chiave di mito del sentimento dell’amore. Non c’è però nessuna tentazione archeologica, semmai la rappresentazione in chiave moderna e simbolica del desiderio d’amore. La sua è infatti una mitologia personale e universale in quanto riflessione sul particolare ed è proprio qui la grandezza dell’arte di cogliere nel frammento l’eternità». Liquidartsystem.com

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