Globe-trotter dei mari

Da imbarcazione per le ferie, lo yacht si è trasformato in vero e proprio palace galleggiante sull’oceano. Ad arredarlo ci pensano non più soltanto affermati interior yacht designer internazionali ma anche alcuni dei più noti architetti. Lusso, comfort e arredamento minimal sono più che mai d’obbligo a bordo

Sono lontani i tempi in cui erano le sole ville e gli immobili di prestigio a vantare un lusso e un comfort d’eccezione. Oggi anche le imbarcazioni sfornate dall’industria nautica internazionale, dai mega-yacht alle barche di serie, sono diventate autentici palace sull’acqua perché chi acquista un panfilo non intende minimamente rinunciare al benessere di cui usufruisce quotidianamente a terra. E così, gli armatori sono stati costretti ad affidarsi ai migliori esperti dell’interior yacht design per assecondare le attese di una clientela sempre più esigente. Certi cantieri hanno addirittura chiesto ad alcuni tra i più noti architetti del globo di rivestire i panni di interior decorator per l’arredamento dello yacht di facoltosi clienti. Tra gli illustri maestri dell’architettura e del design che si sono prestati al gioco, i francesi Philippe Starck e Alberto Pinto. È con la realizzazione degli esterni e degli interni del mega yacht di 65 m il Wedge Too, costruito dai cantieri olandesi De Vries Shipyard di Feadship, che Starck si è cimentato nel settore dei superyacht di lusso. Costruita dai cantieri Oceanco, la lussuosa imbarcazione Alfa Nero, uno yacht di 82 m commercializzato nel 2007 e arredato da Pinto, ha ricevuto ben sei premi in occasione di eventi del settore.

No limits

Il comparto della nautica da diporto internazionale assomiglia sempre di più al Paese delle meraviglie di Alice dove ogni desiderio si avvera. I più importanti cantieri navali in attività continuano a costruire stupendi gioielli dei mari. Per il segmento dei mega yacht, si è affermato il trend della massima personalizzazione dell’imbarcazione, a partire dall’arredamento d’interni. Scelto su misura e unico, all’insegna del lusso, del comfort e del design, l’interno di uno yacht è a immagine della personalità stessa del suo proprietario. C’é chi decide di dotarsi di una palestra, chi di una sala da cinema, chi di un idromassaggio, chi di una spiaggia privata. Tutto è possibile. A confermarlo è il francese François Zuretti, uno tra i più rinomati progettisti d’interni di yacht nel mondo: «Non esiste più un trend particolare… un po’ come è avvenuto nella moda. Il settore dello yachting è riuscito a liberarsi dalla paura delle “chiacchiere”, segnando l’avvento di una creazione senza limiti, aperta alle idee più varie». Per lui, la parola yacht deve, oggi, «essere sinonimo di sogno, di evasione e di libertà …. pur tenendo conto delle condizioni ambientali indispensabili per essere in armonia con il mare».

Minimal is chic

Archiviata l’epoca del lusso stravagante e vistoso degli anni Ottanta, oggi considerato assolutamente “kitch”, prevale uno stile minimal chic che colpisce per la sua purezza e la sua sobrietà: un arredamento lussuoso senza mai eccedere grazie all’uso di materiali ricercati, tecnologici e di design. Ogni area della barca ha la sua importanza e per questo viene studiata nei minimi dettagli in modo da ottimizzare l’organizzazione dello spazio, che nelle imbarcazioni più piccole può essere abbastanza ridotto. Progettato come una vera e propria casa galleggiante, lo yacht dispone di numerosi ambienti di vita in cui rilassarsi e divertirsi. Sfatato il mito che cucinare in barca non sia il massimo: grazie all’ingegnosità di designer e produttori di elettrodomestici sono state ideate soluzioni che permettono a chi ama cucinare di usufruire, a bordo, di una cucina tradizionale con i fiocchi. Grandi protagonisti sono anche gli spazi salotto e sala da pranzo dedicati al relax e arredati all’insegna della convivialità con comodi divani. Confortevoli e accoglienti sono anche i letti king size che arredano la stanza da letto. Last but not least, il bagno è dotato della tecnologia più avanzata. Più che mai consapevole della necessità di preservare i mari e gli oceani sui quali fa navigare la sua flotta, il settore dello yachting internazionale si sta orientando verso una produzione maggiormente ecosostenibile. Il parere del francese François Zuretti in merito è che: «L’arredamento interno dello yacht di domani dovrà essere sempre più in armonia con l’ambiente che permette di scoprire o riscoprire: il mare. Ciò si concretizzerà con maggiore apertura e vicinanza a quello spazio così particolare dal punto di vista della luce e del paesaggio in continuo movimento». Esempio progettuale di quello che potrebbe essere lo yacht del futuro è il progetto Life Source del trio di studenti (2007/2008) dello Ied Milano Han Gwe Ahn, Claudia Freddi & Vittorio Pieroni in collaborazione con il Centro Legno Arredo Cantù (Clac) e Material ConneXion Milano. L’idea è quella di uno yacht inteso come un microcosmo tecnologico autosufficiente ed ecosostenibile caratterizzato da colori e arredamenti che richiamano fortemente la natura. La ciliegina sulla torta è senz’altro la serra di coltura di piante alimentari situata a poppa dell’upper deck, ideale per i cuochi di bordo e facilmente accessibile agli ospiti. Ciò che non può però mai mancare a bordo sono il sorriso e il benessere, parola di François Zuretti: «La differenza tra un arredamento d’interno ben riuscito si percepisce a livello della personalità del proprietario che trasmette il suo animo all’ambiente. Tutto ciò può concretizzarsi con la scelta di particolari opere d’arte o di una soluzione di arredamento originale da noi consigliata e da lui adottata». Il consiglio dell’esperto a chi oggi intende rinnovare l’ambiente interno del proprio yacht è quello di «trasferirvi le proprie abitudini di vita, la propria personalità e di rimanere se stessi».

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