Caravaggio, Roma e il Seicento

Dal 16 novembre a Palazzo Venezia la mostra “Roma al tempo di Caravaggio 1600-1630”. Un’occasione unica per ricostruire un momento cruciale della pittura italiana

Un quadro di Roma nel Seicento dipinto con i pennelli di Caravaggio e degli artisti della sua epoca. È questa l’immagine migliore per descrivere “Roma al tempo di Caravaggio 1600-1630”, la mostra che dal 16 novembre 2011 al 5 febbraio 2012 sarà ospitata nella Capitale a Palazzo Venezia: circa 140 dipinti provenienti dai maggiori musei italiani ed esteri, alcuni mai esposti in Italia, sono stati selezionati in modo da offrire un ampio panorama sulle complesse vicende che caratterizzarono l’ambiente artistico romano all’inizio del ‘600. La mostra si apre con un confronto tra Caravaggio, il grande genio lombardo creatore di una rivoluzionaria forma di rappresentazione della realtà, e Annibale Carracci, capo indiscusso della corrente classicista, che nei primi anni del XVII secolo caratterizzarono il panorama artistico della Città eterna, dando il via a correnti artistiche che si sono sviluppate nel corso degli anni. Dopo l’accostamento tra le rispettive versioni de la “Madonna di Loreto”, l’esposizione prosegue infatti con opere di Domenichino, Lanfranco, Guido Reni, Albani (che avevano seguito Annibale nella città papale) e di Orazio e Artemisia Gentileschi, Carlo Saraceni, Orazio Borgianni e Bartolomeo Manfredi (che fecero proprio il drammatico naturalismo di Caravaggio). Non mancano poi le opere di Valentin, Vouet, Honthorst, Rubens, Ribera, tutti a Roma in quel periodo. Presenza eccezionale è però il dipinto “Sant’Agostino” che, attribuito a Caravaggio solo di recente e oggetto di un vivace dibattito, sarà in mostra in Italia per la prima volta. A questo dipinto sarà anche dedicata una giornata di studi, condotta in collaborazione con l’Università di Roma, che vedrà riuniti a confronto i protagonisti della querelle attributiva. La mostra, a cura di Rossella Vodret, è posta sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e promossa dalla Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico e per il Polo Museale della Città di Roma e realizzata con il supporto organizzativo di Civita e Munus.

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