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Lifestyle

Auto: i modelli migliori per affrontare l’inverno

Batterie che si scaricano, controllo di trazione da escludere, Abs da usare con parsimonia, gomme da sgonfiare: il freddo mette in crisi la tecnologia, ecco come difendersi e quali auto scegliere

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Quando, a metà degli anni 80, la trazione integrale è uscita dal mondo delle fuoristrada ed è approdata anche su utilitarie come l’Autobianchi Y10, ogni volta che nevicava o si formava del giaccio sull’asfalto i carri attrezzi sono stati chiamati a un super-lavoro. Il motivo? I piloti della domenica che prima venivano avvertiti in mille modi dalle loro auto che stavano arrivando al limite dell’aderenza non avevano più quei segnali, anche se un limite c’era ancora e proprio guidando spavaldi, sentendosi invulnerabili protetti dalla formula magica 4×4, finivano a mucchi nei fossi. Poveretti, dovevano fare tutto loro, non come adesso che una schiera di sensori e circuiti elettronici sono sempre all’erta per ovviare agli errori umani… Ciò non toglie che ci siano alcune vetture che meglio di altre si prestano a fare da partner a chi pratica lo sci, lo snowboard o le camminate con le ciaspole e prevede di dover affrontare tutte le insidie che metterà sotto alle ruote il generale inverno.

La Lexus Ux Luxury a trazione integrale (52 mila euro), per esempio, è un’ibrida a benzina dotata di un raffinato sistema di assistenza attiva alla guida, che tra le tante raffinatezze tecnologiche offre i fari a Led che generano luce con due specchi rotanti ad alta velocità e la trasferiscono su una lente per illuminare la strada. Sembra complicato, ma quello che conta è il risultato finale: l’ampiezza della zona visibile si allarga ed è più facile avvistare in tempo le insidie anche sotto una fitta nevicata. Chi, poi, volesse dimostrare il massimo rispetto per le montagne potrà puntare a occhi chiusi sulla Kia Ev6 Gt Awd (69.500 euro), grintosa crossover integrale elettrica che può competere sullo zero-cento con Ferrari e Porsche e arrampicarsi fino alle piste a emissioni zero. Lunga 495 cm, vanta un’accelerazione da zero a 100 in 3,5 secondi e una velocità massima di 260 chilometri orari grazie ai 585 cavalli erogati dai due propulsori elettrici. Con questo scatto a disposizione il consiglio sulla neve è quello di mettere la Ev6 in modalità “eco” (risparmio energetico) per limitare la coppia distribuita sulle ruote motrici, consentendo delle partenze più graduali e con un maggiore grip. L’autonomia è di quelle extralarge, 400 chilometri dichiarati dalla casa, anche se bisogna farci la tara perché nei test non ci sono certo tornanti e pendenze in doppia cifra. Sedili e volante riscaldati sono un fatto tutt’altro che trascurabile per un’auto elettrica, da sfruttare per abbassare il climatizzatore e risparmiare elettricità.

Spazio a misura di famiglia anche sulla nuova Subaru Outback (da 42.750 euro) una vettura a metà tra una wagon e un Suv, lunga 487 centimetri, con un bagagliaio dalla capienza massima di 1.822 litri. Il motore è un quattro cilindri boxer da 2,5 litri e la potenza di 169 cavalli. Non ci sono concessioni all’elettricità, si va solo a benzina, e questo fatto rende la Outback perfetta per chi va a sciare in località piccole, quelle in cui se chiedi dov’è una centralina di ricarica ti guardano come fossi un alieno. A garantire la tenuta di strada in ogni situazione sono il pedigree di casa Subaru, che non si è mai neppure sognata di costruire un’auto che non avesse la trazione integrale, e il nuovo cambio a variazione continua, che simula otto marce e trasferisce la potenza alle quattro ruote grazie a un sistema di ripartizione attiva della coppia motrice. Chi si aspettasse un fulmine di guerra resterebbe deluso, per passare da zero a 100 ci vogliono 10,2 secondi, ma quando si viaggia con la prole meglio mettersi al riparo da eventuali pazzie. In compenso, questa Subaru non consuma troppo (11,6 chilometri con un litro) ed emette solo 193 grammi di CO2 ogni mille metri. Sul fronte della sicurezza scendono in campo la frenata d’emergenza, il monitoraggio dell’angolo cieco e il cruise control con la telecamera che legge i segnali stradali e adatta la velocità ai limiti.

Chi ha l’esigenza di ostentare il suo status troverà pane per gli occhi altrui con il maxi Suv bavarese Bmw X6 (da 81.500), un ibrido a gasolio omologato al massimo livello possibile di Euro 6. Ma se il dieselgate vi ha convertiti definitivamente sulla via dei chilowatt, meglio optare per la Hyundai Ioniq 5 (da 44.750 euro), crossover elettrica con forme originali e luci a Led particolari, che nella versione 4×4 adotta un motore elettrico anteriore da 72 cavalli e uno posteriore da 163. L’autonomia teorica è di circa 480 chilometri e la bella notizia è che con le colonnine più rapide si fa l’80% del pieno in soli 18 minuti e si ottengono 100 chilometri in 300 secondi. La notizia brutta? Ovvio, le ricariche di ultimissima generazione a 400 e a 800 Volt in Italia sono mosche bianche. Ma ci si può consolare mettendo in preventivo ricariche più lunghe, magari effettuate mentre si volteggia sulle piste da sci, e con la presenza di un’impressionante schiera di assistenti alla guida che solo a scorrerne l’elenco fanno sentire al sicuro come un topo nel formaggio.

Attenzione però: il punto debole dell’elettronica e delle batterie in particolare è soffrire il freddo. Quando la temperatura scende sotto lo zero a farne le spese è l’autonomia, che può diminuire anche del 30%, secondo un test fatto su una serie di auto elettriche e ibride ricaricabili dai redattori dell’autorevole rivista americana Ward’s Auto. In aiuto ci sono le app, che consentono di monitorare dal telefonino la ricarica del pacco accumulatori. La Jeep Wrangler 4xe Rubicon (71.050 euro) è invece ideale per i pochi fortunati che hanno nel cassetto le chiavi di una baita. Arrivare fin lassù non è facile, ma questa vettura con le sue gomme tassellate potrebbe scalare anche i muri garantendo la massima comodità grazie a sedili ultra-confortevoli e a una dotazione di accessori di gran classe. Dal ponte di comando, se si affronta una mulattiera si può decidere di bloccare il differenziale anteriore e quello posteriore mentre il display informa su pendenza, rollio, angolo di sterzo e sulle temperature dei principali organi meccanici. Questa Jeep è un’ibrida plug-in che nella marcia di avvicinamento alla casa sperduta può fare una quarantina di chilometri in modalità elettrica, inquinando pochissimo.

Infine, una scelta controcorrente come la Ford Mustang Mach-E Extended Range 4×4 (da 66.850 euro). La selvaggia cavallina made in Usa si è conquistata il passaporto per i parcheggi che contano a Cortina d’Ampezzo o a Madonna di Campiglio perché si è trasformata in un’aggressiva Suv-coupé elettrica disponibile anche con la trazione integrale. Volete mettere? Quelli che non se ne intendono penseranno che chi sta al volante sia capace di domare la regina dei sovrasterzi di potenza anche sulla neve, mentre il fortunato pilota viaggia su rotaie anche sul ghiaccio a patto che non si faccia prendere dalla sindrome di schiacciamento del piede destro. Sì, perché la Mach E, la Mustang in versione coupé Suv con autonomia di 540 km, non ha perso neppure un grammo dei suoi leggendari muscoli e anche se adesso si colora di green ed è elettrica si porta comunque appresso 350 compagni di stalla dell’equino che le ha dato il nome. E sorseggiando un Negroni si può raccontare ai compagni di aperitivo meno abbienti la magia della guida one pedal: il freno non si tocca quasi mai, basta rilasciare il pedale dell’acceleratore per una decelerazione piuttosto decisa. Ottima cosa, sul ghiaccio toccare il freno equivale quasi sempre come minimo a un testacoda…

Credits Images:

Bmw X6