A Palazzo Reale di Milano un’ottobre da non perdere

Da El Greco a Goya, passando per Giorgio Morandi e Gabriele Basilico: a ottobre Palazzo Reale ospita un poker di mostre di altissimo livello

Palazzo-Reale-MilanoAlessandro Perazzoli/iStocPhoto

Il “place to be” per gli appassionati d’arte di questo mese è Palazzo Reale di Milano. Era da tempo – forse dalla gloriosa annata dell’Expo – che l’autunno sotto la Ma­donnina non riservava un’agenda culturale così densa e di tale qualità, concentrata nel palazzo che fu residenza reale fino al 1919 e poi divenne parte del patrimonio co­munale, quale sede privilegiata di mostre ed esposizioni.

Una “location” di lusso? Non esattamente, visto che la programma­zione culturale – sotto l’attenta regia dell’assessore alla Cul­tura Tommaso Sacchi – strizza l’occhio al grande pubblico (inclusi i tanti stranieri di passaggio) senza dimenticare pro­getti di ricerca.

In mostra 40 opere di El Greco

E cominciamo allora da qui, dall’ampio e ine­dito progetto espositivo che porta, per la prima volta in Ita­lia in questi termini, i lavori di Doménikos Theotokópoulos, noto come El Greco (1541–1614): fino all’11 febbraio 2024 abiterà gli spazi del Piano Nobile di Palazzo Reale, in una mo­stra prodotta da Palazzo Reale e MondoMostre, con il patroci­nio dell’Ambasciata di Spagna in Italia, e curata da Juan An­tonio García Castro, Palma Martínez-Burgos García e Thomas Clement Salomon.

Quaranta le opere del maestro cretese, pre­stigiosi i prestiti internazionali (il Prado, gli Uffizi, la Natio­nal Gallery di Washington) per raccontare il suo fecondo rap­porto con l’Italia, seguendo il peregrinare della sua esistenza.

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Jerónimo de Cevallos, ritratto firmato da El Greco (© Photographic Archive. Museo Nacional del Prado. Madrid)

L’arte di Giorgio Morandi

Se i toni drammatici di El Greco non sono nelle vostre corde, niente paura: bastano pochi passi per trovare a Palazzo Reale uno stimolo diverso. Fino al 4 di febbraio va in scena la grande pittura di Giorgio Morandi, grazie a una mostra realizzata in collaborazione con il Museo Morandi per indagare il processo mentale del pittore capace di trasformare un sem­plice oggetto quotidiano (un bicchiere, una bottiglia, un piatto) nel simbolo di un’esistenza intera.

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Giorgio Morandi, Natura morta, olio su tela risalente al 1952 (© ph. courtesy Galleria d’Arte Moderna Milano)

Il ricordo di Gabriele Basilico

E se anche Morandi fosse troppo datato e il vostro interesse fosse più vicino alla fotogra­fia di oggi, ecco che Palazzo Reale celebra Gabriele Basilico, a dieci anni dalla scomparsa, con un’esposizione di opere, tra cui spicca la serie, milanesissima, dei Ritratti di fabbriche.

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Le Treport di Gabriele Basilico (1985) – © 

Dulcis in fundo Goya. La ri­bellione della ragione

Infine, e l’abbiamo lasciata in fondo, solo perché inaugura il 31 di ot­tobre, un’altra mostra-monstre a Palazzo Reale è Goya. La ri­bellione della ragione, resa possibile grazie alla collaborazione con la Real Academia de Bellas Artes di San Fernando e curata da Victor Nieto Alcaide.

Attraverso sette sezioni, vediamo come il geniale autore dei Capricci fu un vero rivoluzionario dell’arte, in perenne bilico tra ragione e sentimento. Anche questa, una mostra imperdibile.

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María Gabriela Palafox y Portocarrero, marquesa de Lazán,
di Francisco Goya, risalente al 1804 circa (© ph. courtesy Real Academia de Bellas Artes de San Fernando)

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