Alfa Romeo Giulia, da febbraio in produzione a Cassino

Organizzazione della catena di montaggio e valorizzazione del made in Italy: così Fca investe sul nuovo modello della Casa torinese

È ufficiale: sarà il 23 febbraio la data in cui la fabbrica Fiat di Cassino ritornerà a splendere, grazie all’apertura delle nuove linee di montaggio che permetteranno l’uscita, il 14 marzo, del primo esemplare della Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio Verde col motore da 510 cavalli.

IL RILANCIO DI CASSINO. La fabbrica di Cassino ha fin’ora dato alla luce 200 esemplari della nuova attesissima auto della Casa torinese; dai prossimi giorni ricomincerà però a funzionare a pieno regime, per produrre fino a trenta Giulia Quadrifoglio al giorno, a salire fino a obiettivi più ambiziosi (ma ancora mantenuti nel riserbo) una volta terminato il rodaggio di macchinari e tempi di produzione. Non si sa ancora quanti operai lavoreranno effettivamente sugli esemplari di Giulia; quel che è certo è che Alfa Romeo chiederà ai suoi dipendenti 10 minuti in più di lavoro al giorno sottratti alla pausa (e corrisposti fino a 30 euro lordi in busta paga); cambierà anche la collocazione del break in mensa, che verrà spostato a fine turno.

RIPENSARE LA LINEA. La fabbricazione delle Alfa Giulia è parte del piano di rilancio da 5 miliardi di euro della Casa automobilistica, voluto e promosso dall’a.d. Sergio Marchionne; egli punta a promuoverlo in occasione del Salone di Ginevra, in partenza a marzo. Un piano che punta tutto sull’efficientamento della catena produttiva: il gruppo FCA, infatti, ha investito molto sulla programmazione del lavoro mediante la più sofisticata tecnologia, grazie a computer in grado di studiare l’ergonomia dei movimenti dei dipendenti per rendere la linea più produttiva e meno faticosa per l’operaio. La catena di montaggio di Giulia dovrebbe essere composta da squadre di sei lavoratori, più un team leader che controlla le fasi di lavorazione e interviene per coordinare e intervenire per risolvere eventuali problematiche. Allo scopo di far funzionare al meglio tale tipologia di linea, sono previste attività di team building per rafforzare la cooperazione nelle squadre e incidere in maniera positiva sulla produttività delle stesse.

PUNTARE SUL MADE IN ITALY. Il rilancio di Cassino sarà affidato all’ingegnere Sebastiano Garofalo, prima occupato nella riqualificazione di Pomigliano e Melfi. L’investimento sulla fabbrica laziale sarà portato avanti nello spirito della valorizzazione del made in Italy, che prosegue di pari passo anche a Mirafiori, dove nascerà il Suv Levante a marchio Maserati. Obiettivo fondamenta mentale è la scossa del Pil italiano attraverso la via dell’export, che presenta importanti opportunità di crescita. La produzione automobilistica nazionale, infatti,ha nel 2015 ricominciato a crescere: le Panda di Pomigliano e Melfi, infatti, hanno portato le unità prodotte in Italia a superare le 900.000, con un aumento totale pari a un considerevole +46% sul 2014.

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