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Lavoro

Verso la “Buona scuola”, più alternanza tra studio e lavoro

Quasi la metà degli istituti itlaiani ha intrapreso un percorso per alternare lezioni in classe a stage in aziende. Coinvolti oltre 210 mila studenti. I risultati della ricerca Miur-Indire

Affiancare al percorso di studi di ogni ragazzo un’esperienza all’interno di aziende, uffici pubblici e botteghe di artigiani; un progetto che nel documento della Buona scuola previsto dal premier Matteo Renzi, dovrà diventare un obbligo fin dal terzo anno delle scuole superiori. Ma nel 43,5% degli istituti italiani è già una realtà. È quanto evidenziato dall’ultima ricerca condotta dal Miur con Indire e presentata in occasione di Job&Orienta di Verona.In base ai dati dell’indagine, nell’anno scolastico 2013-2014 oltre 210 mila studenti (10,7 per cento) hanno potuto sperimentare un’alternanza tra scuola e lavoro, grazie a un’offerta di circa 10 mila progetti avviati dagli istituti. I più attivi sono le scuole professionali (il 43,4% del totale), seguite dagli istituti tecnici con il 37,3% delle scuole coinvolte; anche i licei si stanno attrezzando: il 13,3% delle scuole ha partecipato a percorsi di alternanza.

L’INTERESSE DELLE AZIENDE. Nell’ultimo anno scolastico è cresciuto il numero delle imprese coinvolte: 55 mila (+21,6%). Si tratta di imprese perlopiù del mondo del manifatturiero (il 41,9%), dei servizi di alloggio e ristorazione (20,9) e dell’agricoltura, turismo e pubblici (6,7%).