Spira vento nuovo nelle linee guida siglate dal ministro per la Semplificazione e Pubblica amministrazione Marianna Madia relativamente al contratto dei dirigenti statali. Già perché l’indicazione di massima è di prevedere aumenti progressiva della quota di stipendio legata al merito, adeguandosi alla legge che prevede che il trattamento accessorio collegato ai risultati sia pari almeno al 30% dello stipendio.
In quest’ottica il compenso annuo dovrebbe crescere di circa il 3,5% per i 156 mila dirigenti di Stato, che oltre a questi ultimi (intorno ai 7 mila) include medici, presidi e dirigenti degli enti locali. Cambiamenti previsti, in base alle linee guida, anche nella mobilità, nell’assegnazione degli incarichi e nella conformazione della busta paga, nonché nella selezione che dovrà rispondere a parametri di maggiore trasparenza. Diventa un diritto e un obbligo anche la formazione, alla pari dei professionisti iscritti agli albi, per poter accumulare crediti per l’aggiornamento professionale.
© Riproduzione riservata