Sì definitivo alla legge sul Lavoro, ecco cosa cambia

Fra le modifiche principali il via libera all’arbitrato, l’apprendistato anche a 15 anni, pensione anticipata per i lavori usuranti e gratuità sui processi di lavoro

Dopo un lunghissimo iter legislativo il Parlamento ha dato il sì definitivo al disegno di legge sul Lavoro. Il provvedimento, che era stato rinviato alle camere dal presidente della Repubblica, è stato approvato ieri alla Camera al settimo passaggio parlamentare con 310 sì e 204 no (due gli astenuti). Il disegno di legge ha trovato una ferma opposizione da parte della Cgil che definisce la nuova legge sul lavoro “sbagliata e pericolosa”. Accuse respinte dal ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, ma anche da Cisl e Uil che hanno definito “accettabile” il nuovo testo che risponde all’esigenza di decongestionare i tribunali. Fra le modifiche più importanti, infatti, il via libera all’arbitrato sul lavoro. Nella legge l’arbitrato secondo equità è regolato in modo che si potrà ricorrere per le controversie di lavoro “che dovessero insorgere, con l’esclusione delle vertenze legate al licenziamento” (di competenza del giudice del lavoro). Novità anche sul fronte dell’apprendistato e sui tempi di ricorso per i licenziamenti. Soddisfazione per la nuova legge anche da parte del ministro della Funzione pubblica, Renato Brunetta, perché la legge introduce novità anche per il settore pubblico. Ecco le principali novità previste dal ddl:

Apprendistato a 15 anni vale come ultimo anno scuola obbligo. Possibilità di assolvere l’ultimo anno di obbligo scolastico con un contratto di apprendistato, ma al giovane dovranno essere garantire un numero di ore sufficienti di formazione con il tutor

Arbitrato si sceglie preventivamente: Il lavoratore decide se ricorrere all’arbitrato preventivamente, e non quando insorge una controversia.

La scelta dopo il periodo di prova: La scelta, se ricorrere o meno all’arbitrato, non potrà avvenire prima della conclusione del periodo di prova, ove previsto, oppure se non siano trascorsi almeno 30 giorni dalla data di stipulazione del contratto di lavoro.

Escluso l’arbitrato sui licenziamenti: escluse le controversie relative al licenziamento tra quelle che riguardano l’arbitrato. Per i licenziamenti, dunque, resta l’obbligo di ricorrere al giudice del lavoro.

Anche licenziamenti non validi vanno impugnati: Anche “nei casi di invalidità del licenziamento» esso dovrà essere impugnato «entro 60 giorni dalla ricezione della sua comunicazione in forma scritta”.

Delega per usuranti, criteri priorità pensionamento. Una clausola di salvaguardia per il pensionamento anticipato (minimo 57 anni di età e 35 di contributi) dei lavoratori impiegati in attività usuranti, come i dipendenti notturni o gli addetti alla ‘linea di catena’.

Processi lavoro. I processi del lavoro tornano ad essere gratuiti. Nei casi di violazione nella trasformazione del contratto da tempo indeterminato a tempo determinato, il datore di lavoro dovrà risarcire il lavoratore con una indennità onnicomprensiva fissata tra 2,5 a 12 mensilità.

Sino a tre anni per domande albo artigiani. Passa da due a tre anni l’efficacia delle domande di iscrizione e cancellazione dall’albo delle imprese artigiane da comunicare all’Inps.

Borsa nazionale lavoro, anche curricula laureati on-line. Rafforzata la Borsa nazionale del lavoro, con l’inserimento on-line anche dei curricula degli studenti da parte dell’Ateneo per i dodici mesi successivi alla laurea; prevista anche la pubblicazione telematica dei bandi e dei concorsi della Pa, oltre ai dati relativi ad assunzione, proroga, trasformazione o cessazione dei rapporti di lavoro.

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