Sex toys e bambole gonfiabili come benefit aziendali. Li ha scelti per motivare i propri dipendenti la Lianlian, start up tecnologica di Guangzhou, che ha pensato di far impennare così la produttività dei suoi impiegati più giovani e virtuosi, forse più interessati al testosterone che ai bonus in contanti. Come racconta Mashable, l’azienda cinese è ricca di ragazzi tra i 20 e i 30 anni e saranno solo loro a beneficiare dei premi “particolari”. Per i lavoratori sposati, invece, solo sandali per gli uomini e salse da cucina per le signore.
Non è la prima volta che il sesso viene usato in Cina all’interno delle dinamiche aziendali. Nel 2015, la Qihoo360 di Pechino stilò la lista che comprendeva vacanze, macchine e una notte con la pornostar giapponese Julia Kyoka. A Natale, però, anche i dipendenti di un’azienda dell’alto vicentino avevano ricevuto accessori osé al posto del classico panettone.
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