Pensioni, in Italia ci sono 30 mila “intoccabili”

Nonostante la riforma previdenziale, ci sono assegni oscillano tra i 40 mila e i 200 mila euro lordi l’anno

La riforma delle pensioni? Non si applica a 30 mila persone che arrivano a percepire anche più di 16.600 euro al mese. A evidenziare come il sistema previdenziale italiano non sia uguale per tutti è il rapporto Il bilancio del sistema previdenziale italiano del centro studi di Itinerari previdenziali, presieduto dal professor Alberto Brambilla. ll dossier prova, per la prima volta, a censire queste “pensioni intoccabili”: «Reperire le informazioni è difficile poiché mancano le informazioni di questi soggetti che non comunicano i dati, come previsto dalla legge 243 del 23 agosto 2004, al Casellario centrale», si legge nel report.

CHI SONO. Contrariamente a quanto si possa immaginare, la fattispecie di pensioni intoccabili sono svariate: si vai dai vitalizi concessi agli ex deputati e senatori, a quelli per gli ex consiglieri regionali, fino alle pensioni previste per i dipendenti di Camera e Senato, i dipendenti della Regione Sicilia, il personale della presidenza della Repubblica, i dipendenti della Corte Costituzionale e gli ex giudici della stessa. Un universo di privilegiati che, secondo le stime del rapporto, costerebbero all’Italia oltre 1,5 miliardi all’anno.

LE CIFRE. Non potendo ricorrere ai dati del Casellario centrale, il rapporto ha preso in analisi i bilanci degli enti e degli organi costituzionali per risalire all’entità degli assegni pensionistici. Stando alle stime fornite, i 16.377 pensionati della Regione Sicilia percepirebbero circa 40 mila euro lordi l’anno (3.338 euro al mese), gli ex giudici costituzionali 200 mila euro lordi (16.666 al mese), gli ex dipendenti del Parlamento e del Quirinale 55 mila euro (4.583 al mese), mentre i vitalizi di Camera, Senato e Regioni sarebbero di circa 91 mila euro (7.583 al mese). Per avere un termine di paragone: la pensione media dei dipendenti statali è di 26 mila euro lordi l’anno (2.166 euro al mese), mentre i privati percepiscono 12.500 euro (1.041 al mese). Un dirigenti d’azienda incassa 50 mila euro (4.166 al mese).

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