Pensioni, Boeri: “Tagli sopra gli 80 mila euro lordi l’anno”

Il presidente dell’Inps, ospite a in ‘½ h’ di Lucia Annunziata, propone un dimezzamento dei vitalizi politici e un taglio del 12% per le pensioni più alte dei cittadini

Si torna a parlare di tagli alle pensioni degli italiani. Ospite su Raitre a In mezz’ora di Lucia Annunziata (video integrale in fondo all’articolo), il presidente dell’Inps Tito Boeri ha avanzato le sue proposte, attualmente assenti all’interno della legge di stabilità 2016, ma destinate a essere sul tavolo del governo dal prossimo. Queste prevedono il dimezzamento dei vitalizi politici qualora superino gli 80-85 mila euro lordi l’anno. Contestualmente, Boeri ha ipotizzato anche un taglio per le pensioni “normali”, ossia dei comuni cittadini: qualora superino la soglia di 80 mila euro, verrebbero ridotte del 12%. Inoltre, nel caso di alcune categorie, il taglio potrebbe essere accompagnato dalla revisione (al ribasso) del coefficiente di trasformazione.

“TRATTAMENTI DI RIGUARDO PER 200 MILA PERSONE”. «Ci sono dirigenti di aziende, personale delle Ferrovie dello Stato e altre categorie che hanno avuto trattamenti di riguardo, soprattutto rispetto a quando andare in pensione», spiega Boeri, secondo il quale si tratterebbe di «una platea piccola, circa 200 mila persone». I soldi risparmiati verrebbero utilizzati all’interno del sistema pensionistico, per finanziare la dibattuta flessibilità in uscita.

CAPITOLO ESODATI. Nel corso del programma, il presidente Inps è anche tornato a parlare di esodati, ossia dei lavoratori che rischiano di rimanere sia senza stipendio sia senza pensione. «Non penso che il tema sia stato del tutto risolto perché è stato affrontato in modo tale per cui rischiamo di avere uno strascico», ha commentato, riferendosi all’attuale legge di stabilità, che prevede una settima salvaguardia, ossia un nuovo intervento che permetta a una parte degli esodati di andare in pensione avvalendosi delle vecchie regole. «Già ci sono pressioni per una ottava salvaguardia», ha assicurato BOeri. «Le misure varate fin qui sono molto costose, bisognerebbe fare un intervento strutturale per risolvere la questione in maniera definitiva, con una flessibilità in uscita e preoccupandosi dei veri esodati che non sono mai stati coperti. Bisognerebbe trovare misure di sostegno al reddito per evitare che queste persone scendano nella soglia di povertà».

BILANCIO INPS. Infine, interpellato sullo stato di salute della stessa Inps, ha spiegato: «È un errore definire l’Inps un “carrozzone”. Sulla cattiva reputazione dell’Inps pesano le leggi che sono a monte, ma l’Inps deve applicare queste leggi. Il bilancio dell’Inps non deve preoccupare questi pensionati che dovrebbero preoccuparsi solo in caso di fallimento dello Stato. C’è un equivoco di fondo, non si sanno leggere i bilanci dell’Inps. Il bilancio Inps fornisce una fotografia limitata della stabilità del sistema».

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