Lavoro: i 4 più grandi ostacoli per la carriera

I risultati di un’indagine condotta da Adp sulla fiducia degli impiegati nelle competenze e sui timori riguardanti il futuro del proprio lavoro

Quali sono i maggiori ostacoli alla carriera secondo i lavoratori italiani? È a questa domanda che ha cercato di rispondere l’indagine La forza del lavoro in Europa 2018 condotta da Adp su un campione di oltre 9.900 lavoratori di Francia, Germania, Italia, Olanda, Polonia, Spagna, Svizzera e Regno Unito.

Lavoro: la fiducia degli italiani nelle proprie competenze

Dallo studio della società internazionale di Human Capital Management emerge che gli italiani sono relativamente fiduciosi nelle proprie competenze: il 29,7% è molto convinto delle proprie capacità, il 55,4% lo è abbastanza e solo un 15% si dichiara insicuro. I dipendenti tendono a sentirsi meno autosufficienti man mano che invecchiano: i più insicuri sono coloro nella fascia 45-54 mentre i super-abbastanza fiduciosi si concentrano nella fascia 16-24 con un 88,7%, distanziando di poco quella dai 35 ai 44 con l’87,2%. Questo potrebbe essere influenzato dal fatto che tra i 16 e i 24 anni troviamo coloro che hanno lasciato la scuola o l’università solo recentemente e sono tipicamente – anche se non sempre – più fluenti nell’utilizzo di nuove tecnologie e più adattabili a nuovi modi di lavorare. In generale, sono leggermente più insicure le donne degli uomini: 15,5% vs 14,4%.A livello globale, il declino della fiducia è evidente nella maggior parte dei Paesi esaminati. I lavoratori spagnoli sono ancora una volta i più sicuri del loro livello di competenze (89%). All’altra estremità della scala, i lavoratori olandesi sono i meno sicuri (79%).

I 4 grandi ostacoli percepiti per la carriera

In primis la barriera età, il “è troppo tardi” è sentito dal 16% degli italiani, e impaurisce più gli uomini che le donne (16,8% vs 14,8%). Ovviamente il dato è direttamente proporzionale all’età e colpisce gli italiani soprattutto a partire dai 45 anni, un’età in cui si è ancora comunque relativamente giovani.

Secondo ostacolo, il favoritismo (15,2%), sentito soprattutto nella fascia 25-34 anni (18%) quindi quando si è nell’età in cui si pongono le basi della propria carriera futura, la fascia più importante. Ne risentono più gli uomini con il 15,7% che le donne con il 14,5%.

Terzo ostacolo: la mancanza di opportunità. Va bene avere le competenze, ma se l’azienda non me ne dà la possibilità, come posso avanzare di posizione? l’8,7% degli italiani pensa di non avere neanche la possibilità di crescere, il 10,7% nella fascia 35-44 anni, gli anni in cui normalmente la carriera viene consolidata.

Da segnalare poi i “bisogni familiari” con il 6,6%, indicati da solo il 4,7% degli uomini e dall’8,9% delle donne, il che vuol dire che è ancora la donna a essere colei su cui fa carico l’organizzazione delle dinamiche familiari, a discapito della carriera.

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