Microsoft e il lavoro 2.0: in ufficio quando vuoi

Nella nuova sede in Germania abolito l'obbligo di presentarsi in azienda: contano solo i risultati. Ad aprire la strada è stato Richard Branson

Ufficio addio: è questa la tendenza delle grandi aziende nel 2014. Dopo che la Virgin ha annunciato la scomparsa dell’orario di lavoro, anche Microsoft intraprende la strada dell’impiego 2.0.

Nessun obbligo di presentarsi in ufficio ogni giorno: questa la novità della nuova sede in Germania. A casa, al parco o al bar: i dipendenti del colosso dell’informatica saranno liberi di mettersi al computer dove vorranno in questa modernizzazione del telelavoro.

UFFICIO ADDIO. In realtà, Microsoft aveva già cancellato l’orario fisso nel 1998, ora elimina l’obbligo di presenza sul posto di lavoro. In modo da far risparmiare tempo (e stress) negli spostamenti ai lavoratori, ma anche spazio in sede: i 2.700 dipendenti potranno lavorare «dove e quando vogliono», tanto che nella nuova struttura a Monaco di Baviera non ci saranno postazioni per tutti.

«La presenza fisica in ufficio non dice nulla sulla qualità delle prestazioni dei dipendenti. Al contrario, spesso fornisce una falsa immagine», spiega il direttore del personale di Microsoft Germania, Elke Frank, al Frankfurter Allgemeine Zeitung.

MODELLO DIFFUSO. All’azienda interesserà solo la produttività e il risultato, mentre il dipendente potrà gestire meglio il proprio tempo. Ne beneficerà anche l’ambiente, se si calcola che ogni pendolare produce 1,7 tonnellate di Co2 ogni anno.

Altre aziende hanno adottato questo modello, come Sap, Bmw o Deutsche Bank, nonostante la contrarietà dei sindacati: venire liberati dall’ufficio può voler significare essere sempre raggiungibili. E la libertà può trasformarsi in superlavoro.

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