Microsoft annuncia altri 7.800 licenziamenti

I tagli si annunciano ai 18 mila dello scorso anno: colpita in particolare la divisione telefonia

Microsoft annuncia altri 7.800 licenziamenti. I tagli si aggiungono ai 18 mila dipendenti persi lo scorso anno e riguardano in particolare gli ex lavoratori Nokia impiegati nella divisione telefonia. La manovra, spiega una nota di Redmond, obbligherà infatti l’azienda a iscrivere a bilancio una svalutazione di 7,6 miliardi di dollari per l’acquisizione dell’azienda finlandese che si aggiungeranno ai 750-850 milioni di dollari di costo dei tagli. E proprio il mese scorso ha abbandonato l’azienda Stephen Elop, ex Ceo di Nokia diventato top manager di Microsoft in seguito all’operazione.

«Ci stiamo muovendo da un strategia per far crescere una società di telefonia stand alone», spiega l’amministratore delegato di Microsoft, Satya Nadella, «a una strategia di crescita per creare un ecosistema Windows». Il comparto smartphone era stato rilevato l’anno scorso per 7,2 miliardi di dollari portando Redmond a un totale di 118 mila persone a livello mondiale. La notizia precede di pochi giorni il lancio di Windows 10 previsto per il 29 luglio, il primo sistema operativo multipiattaforma per computer, smartphone e tablet con cui Microsoft punta ad attrarre gli sviluppatori di app e a rilanciarsi nel mercato “mobile”, dove Redmond è soffocata da Apple e Android. continua a perdere quote di mercato a vantaggio delle piattaforme iOS di Apple e Android di Google.

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