Intesa Sanpaolo, Accenture e Stellantis. È questo il podio delle aziende migliori per sviluppare la propria carriera in Italia. A stilare la classifica il social network professionale LinkedIn nella sua Top Companies 2022 Italia, nata sulla base dei dati raccolti sulla piattaforma.
Quest’anno, il 44% delle aziende entra per la prima volta nella classifica. Le nuove imprese provengono principalmente dal settore IT e tech (GFT Technologies, IBM, Engineering e ancora Sopra Steria). La lista vede inoltre una nutrita presenza di operatori del settore bancario-assicurativo, con molte conferme rispetto al 2021 come quelle di Intesa Sanpaolo (di nuovo in prima posizione), Generali (al quarto posto) e UniCredit (al quinto), e i nuovi arrivi di Allianz (ottava) e Crédit Agricole (diciottesima).
Top Companies Italia 2022 | |||||||||
1 | Intesa Sanpaolo | 6 | Deloitte | 11 | GFT Technologies | 16 | Siemens | 21 | Vodafone |
2 | Accenture | 7 | GE | 12 | Deutsche Bank | 17 | Engineering | 22 | AXA |
3 | Stellantis | 8 | Allianz | 13 | EssilorLuxottica | 18 | Crédit Agricole | 23 | Philips |
4 | Generali | 9 | Volkswagen AG | 14 | Capgemini | 19 | Enel Group | 24 | EY |
5 | UniCredit | 10 | Reply | 15 | IBM | 20 | CNH Industrial | 25 | Sopra Steria |
Per la realizzazione della classifica Top Companies 2022, i data scientist di LinkedIn hanno condotto un’analisi relativa ad alcuni temi chiave, come ad esempio cosa significhi riuscire a costruirsi una buona carriera professionale e li hanno combinati con i dati unici dalla piattaforma. Sono stati inoltre presi in considerazione sette elementi fondamentali che esaminano le informazioni relative al rapporto delle aziende con i propri dipendenti, ciascuno dei quali rappresenta un importante indicatore di crescita all’interno della realtà aziendale:
● Capacità di avanzamento: monitora le promozioni dei dipendenti all’interno di un’azienda e tiene traccia di quando si trasferiscono in una nuova azienda, sulla base di qualifiche lavorative standardizzate.
● Sviluppo delle competenze: considera come i dipendenti dell’azienda acquisiscono competenze durante il periodo di assunzione, basate su skill standardizzate da LinkedIn.
● Stabilità dell’azienda: monitora i tassi di abbandono nel corso dell’ultimo anno, nonché la percentuale di dipendenti che resta nell’azienda per almeno tre anni.
● Opportunità esterne: considera la strategia di contatto dei recruiter nei confronti dei dipendenti dell’azienda, indice della richiesta di lavoratori provenienti da tali aziende.
● Affinità aziendale: misura quanto è di supporto la cultura aziendale ed esamina il volume di collegamenti su LinkedIn tra i dipendenti, considerando le dimensioni dell’azienda.
● Diversità di genere: misura i livelli relativi alla parità di genere all’interno di un’azienda e delle sue filiali.
● Background accademico: considera la varietà dei livelli di istruzione tra i dipendenti, da nessuna laurea fino al possesso di un PhD, indice dell’impegno ad assumere un’ampia gamma di professionisti.
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